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Montevarchi. Atti del consiglio comunale messi a disposizione all’ultimo momento. E le opposizioni scrivono al Prefetto

Il piano economico finanziario del servizio rifiuti per l’anno 2020 viene presentato e messo a disposizione dei consiglieri il giorno prima e i rappresentanti della minoranza si rivolgono al Prefetto. E’ accaduto a Montevarchi. Paolo Ricci, Fabio Camiciottoli, Elisa Bertini, Francesca Neri, Francesco Maria Grasso e Carlo Norci hanno sottolineato che il servizio smaltimento e raccolta dei rifiuti dovrebbe essere attenzionato, in fase di definizione annuale, partendo da un accurato resoconto di quanto espletato nel corso dell’anno precedente. “Purtroppo tutto ciò a Montevarchi non avviene – hanno tuonato -. Anzi, il piano economico e finanziario è arrivato sul tavolo dei consiglieri il giorno prima della seduta, prevista ieri, invocando il carattere d’urgenza. Di fronte all’ennesimo atto che lede la possibilità di svolgere il nostro compito in modo compiuto, abbiamo nuovamente inviato al Prefetto di Arezzo e per conoscenza al Ministero dell’Interno un’istanza urgente affinché intervenisse e sollecitasse il Presidente del Consiglio a ritirare l’atto per fargli seguire le vie ordinarie”.
Nella lettera i gruppi di opposizione parlano di “continue situazioni di abuso interpretativo dei regolamenti comunali da parte del Presidente del Consiglio comunale di Montevarchi. “ A nostro giudizio, tra atti presentati in forma d’urgenza e quantità di documenti presentati all’ultimo momento senza una chiara programmazione a monte, vengono volutamente e arbitrariamente contratti i tempi, ledendo di fatto le prerogative dei consiglieri comunali in quanto non viene concesso, come sempre avvenuto nelle precedenti consiliature, il periodo temporale necessario per lo studio e l’approfondimento degli atti proposti”. E hanno posto come esempio il piano economico finanziario del servizio rifiuti per il 2020.
“Abbiamo molti esempi in cui, attraverso lo strumento dell’urgenza, si sono portate all’attenzione del Consiglio, importanti argomenti e deliberazioni su temi strategici per il Comune senza che i consiglieri comunali abbiamo avuto il modo di studiare gli atti e di affrontare la discussione con cognizione di causa – hanno aggiunto Pd, Avanti Montevarchi, Montevarchi Democratica e 5 Stelle -. Ovviamente questo disagio è maggiormente sentito dai consiglieri di minoranza che, per ovvie ragioni, svolgono un ruolo più attento e puntuale sugli atti dell’amministrazione. La situazione, come Lei può facilmente immaginare – hanno concluso rivolgendosi al Prefetto – , non è più tollerabile, pena il rispetto delle condizioni e funzioni di consigliere comunale previste dalla legge. Le chiediamo, pertanto, di valutare la situazione e di intervenire, secondo i parametri che l’ordinamento giuridico consente, per interrompere questa situazione”.

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