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“Che brutta idea di città ha in testa questa giunta! ” A Montevarchi quattro gruppi contrari al nuovo regolamento sul centro storico

“Dobbiamo cancellare questa iniziativa raffazzonata che non migliora la qualità del centro storico, blocca possibili nuove iniziative commerciali e divide la nostra comunità”. Lo hanno detto i gruppi Sinistra Civica Ecologista, Europa Verde, Montevarchi Democratica e Avanti Montevarchi in merito al nuovo regolamento sulle attività nei centri storici di Montevarchi e delle frazioni. Un provvedimento che ha suscitato un autentico polverone, definito dai gruppi “sconclusionato”.
“Dopo quasi 5 anni di governo della città, la giunta civico-leghista impone un regolamento anti-economico e discriminatorio, per dare l’impressione di fare qualcosa per la tutela e la valorizzazione del centro storico, visto che di concreto non è stato fatto nulla, a parte trasformare via Roma nella circonvallazione di Montevarchi e vendere i giardini Spinelli per farci l’ennesimo supermercato – hanno detto -. Quante promesse sulla rinascita di Montevarchi in campagna elettorale! Le promesse non si sono però realizzate, qualsiasi cittadino può controllare con i propri occhi lo stato della pulizia delle strade, i cassonetti con i rifiuti accumulati fuori dai contenitori, lo spaccio ad ogni angolo, la fuga delle attività commerciali, la morte civile per le strade con la fine di iniziative culturali e ricreative”.
Insomma, per l’opposizione si tratta di un vero fallimento della giunta guidata da Chiassai Martini, accusata, con il nuovo regolamento, di voler confondere le idee ai cittadini. “Quando niente va come avresti voluto si può dare la colpa a qualcun altro, in questo caso alle attività commerciali più legate ai cittadini di origine straniera, sperando di scaricare così le proprie responsabilità. (Ma le organizzazione dei commercianti non hanno niente da dire?) -. I montevarchini ci cascheranno? Siamo convinti che non sarà così! Tanti giovani, e anche meno giovani, amano il kebab, i falafel, il riso basmati, la cucina cinese, le samosa fritte insieme al pane col salame, il lampredotto e i fegatelli! Che brutta idea di città ha in testa questa giunta!”
Sinistra Civica Ecologista, Europa Verde, Montevarchi Democratica e Avanti Montevarchi hanno ricordato che il regolamento per il decoro prevede “cose palesemente contrarie al buon senso, alle normative generali ed è anche scritto con i piedi, quindi facilmente attaccabile con un ricorso amministrativo”.
“Al di là della sua inapplicabilità – hanno aggiunto – ci sono due cose che segnaliamo ai nostri concittadini: la prima è il carattere discriminatorio del regolamento. Le norme vorrebbero attaccare i negozi e le attività gestiti da cittadini di origine straniera; la seconda è che avremo conseguenze negative anche sui negozi tradizionali. Quanti sono i negozi che vendono quasi solo prodotti italiani? Le scarpe da ginnastica, l’abbigliamento sportivo, i cellulari e gli accessori per cellulari, l’elettronica in genere e tanto altro non vengono prodotti in Italia e tantomeno in Toscana. Così toglieremo delle opportunità a chi volesse investire nel centro”.
Riguardo poi alla proibizione della vendita di alcolici dalle 18 alle 6, “in qualunque contenitore”, secondo i quattro gruppi ciò significa che non si potrà andare al supermercato per comprare una bottiglia di birra o di vino, recarsi all’enoteca per acquistare una bottiglia di spumante per il compleanno, dopo le 18. “Ovviamente neanche al bar a bere l’aperitivo se non ci sediamo al tavolino! Anche alle manifestazioni non patrocinate dal Comune niente brindisi dopo le 18. Immaginate manifestazioni politiche, iniziative di campagna elettorale, spettacoli… tutti a bocca asciutta, a meno che non si tratti dei comizi della sindaca! Non commentiamo infine il fatto che le insegne devono essere espresse esclusivamente con caratteri della cultura occidentale (??? ), in lingua italiana, fatta eccezione per le parole ormai divenute parte del linguaggio italiano (quali ???)”.

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