Cerca
Close this search box.

Da oggi in libreria la storia di Renato Pieraccioli. Il suo amore per l’Aquila. La sua scomparsa

“Renato Pieraccioli. Un uomo, un padre, uno sportivo. Il mistero del derby e la scomparsa di un allenatore”. E’ questo il libro scritto da Sauro Barbagli e Manila Pieraccioli, nipote di Renato, che ricostruisce la vita di quest’uomo dedicata allo sport, in particolare alla ginnastica e al calcio, corredato da 130 fotografie d’epoca. Il libro, edito da Aska Edizioni, sarà da oggi in libreria e la sua stesura ha visto anche la collaborazione dell’associazione “Memoria Rossoblù”.
Si è trattato di un lavoro di grande ricerca effettuata nelle emeroteche di Arezzo, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, l’Accademia Valdarnese del Poggio e l’Archivio storico di Pistoia.
Renato Pieraccioli nacque a Pistoia il 7 dicembre 1904 e si trasferì a Montevarchi nel 1929 per giocare con l’Aquila. Qui incontrò la sua futura moglie da cui ebbe due figli. Rimase presto vedovo, nonostante ciò, restò ad abitare nella casa della moglie e continuò a seguire il settore giovanile e la prima squadra in veste di allenatore. Come ricorda l’associazione Memoria Rossoblù, Pieraccioli non è stato solo un grande atleta e discreto calciatore, ma anche un ottimo allenatore, ed è stato uno tra i primi a credere nella cura del settore giovanile. Scomparve, senza fare più ritorno a casa, il 10 dicembre del 1944 dopo un derby con la Sangiovannese che si disputò al vecchio campo sportivo “Alberto Galli”. Una morte, la sua, a distanza di quasi 80 anni, ancora avvolta nel mistero. A lui sono intitolati la tribuna centrale dello stadio “Brilli Peri” di Montevarchi, l’Associazione Veterani Sportivi e il campo sportivo del quartiere del Pestello.

Articoli correlati