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Montevarchi. Nuovo regolamento sul decoro e sulle attività. Grasso: “Medioevo oscurantista”

“La prima percezione che ho avuto quando ho letto il regolamento in commissione è stata quella di un proclama pseudo-protezionistico, xenofobo, razzista e nondimeno menzognero. Sono regole assurde che riportano il Medioevo oscurantista nelle norme commerciali di Montevarchi”. Lo ha detto il consigliere di Montevarchi Democratica Francesco Maria Grasso in merito alle nuove norme sul decoro e sulle attività del centro storico elaborato dall’amministrazione e approvato in consiglio comunale. “Nell’incipit – ha tuonato l’ex sindaco – si invoca la tutela dell’interesse generale e “della salute pubblica….; nulla di più fittizio, dati alla mano su quanto fatto in questi anni dall’attuale amministrazione. Vogliamo parlare dell’erba alta in cui ancora si affoga, e dei giardini Spinelli? Ecc, ecc, ecc… Poi ho ripensato ai “bambini pane e olio”. Lì mi fermo e capisco che oltre quello non si può andare. Chiedo a me stesso, come avvocato, se tale regolamento-mistificazione politica dell’ultimo secondo, volta essenzialmente a potenziare anche quei labili consensi a siffatta politica, sia compatibile con la nostra Costituzione. Credo che sia tempo di fare qualcosa. Di muovere le acque laddove sono ancora stagnanti e tranquille. Montevarchi merita più dignità”.
Grasso ha quindi invitato tutte le forze di opposizione e le associazioni civiche del territorio a riunirsi per quella che ha definito “la dignità calpestata di questa città e per dare una risposta chiara ed inequivocabile contro la bassezza politica di questa destra che ha governato questa città negli ultimi cinque anni. Una grande alleanza di montevarchini illuminati e laboriosi – ha concluso – che si impegnino a creare un campo largo di persone che cancellino l’esperienza ed il ricordo della giunta Chiassai dalle vicende politiche della nostra città. Non abbiamo altra strada ed il percorso è obbligato quando ci troviamo davanti a ciò che non risponde ai minimi parametri di condivisione del vivere civile”.

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