Storie di resilienza e sostenibilità delle Osterie d’Italia. E’ questo il contenuto del libro scritto da Slow Food editore, una “costola” del movimento culturale che esalta la buona cucina. Il volume raccoglie 15 storie di passione e resilienza, e oltre 100 ricette da sperimentare a casa per portare in tavola tanti pezzetti di Italia. C’è anche un ristorante valdarnese. Ed è l’unico in Toscana. E “La Casa del Buono”, di proprietà di Jonathan Rampi, che si trova in Valdascione, zona Campogialli, nel comune di Terranuova Bracciolini. “Osti si nasce, non si diventa. Ostinati indica un destino, una vocazione, ma anche un atteggiamento nei confronti della vita – si legge nella prefazione del libro -. Ecco quindi una monografia dedicata agli osti e alla loro cucina. Con il loro sapere e il loro agire si prendono cura di noi e dell’ambiente, preservano conoscenze che altrimenti andrebbero perdute, tengono vivo il legame con il territorio e la propria comunità”.
Nei mesi scorsi una rappresentanza di Slow Food è venuta in Valdarno e ha fatto un percorso all’interno della struttura di Rampi. Prima nell’orto e poi in cucina. “Questa è la storia coraggiosa di Jonathan e del suo sogno – si legge nel volume – . “È lui l’eroe protagonista, giovane cuoco toscano classe ‘83 nato e cresciuto a San Giustino Valdarno, a qualche curva e pochi chilometri in linea d’aria da lì. È lui che sognava “questa vita da piccolo”: un agri-ristorante tutto suo dove cucinare bene con passione quello che piace a lui, come piace a lui. Chilometro zero e filiera corta, cucina di prossimità, ristorazione locavore con prodotti ignoti ai foresti, ben fatti e fatti bene, scovati tra i piccoli migliori artigiani del cibo dei dintorni”. Insomma, una bella soddisfazione per Rampi e il suo staff che in questi mesi, purtroppo, come tutti i ristoratori, hanno pagato un dazio pesante alla pandemia. Ma nessuno di arrende. Pronti a ricominciare meglio e più di prima.