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Regime forfettario 2021: in aumento il numero dei contribuenti

Nel 2021, in Italia, è previsto un sensibile aumento delle partite Iva a forfait. Il fenomeno si spiega con il calo del fatturato causato dalla crisi economica scaturita con la pandemia di Covid-19.

A causa dell’emergenza sanitaria ed economica provocata dalla pandemia di coronavirus, gli esperti prevedono un aumento della platea di contribuenti che aderiscono al regime forfettario.
Come conseguenza del calo di fatturato dovuto a restrizioni e chiusure, molti imprenditori, professionisti freelance e titolari di attività commerciali precedentemente in regime ordinario potrebbero ritrovarsi ora in possesso dei requisiti necessari per rientrare nel regime fiscale agevolato.

Il trend di crescita conferma anche il giudizio positivo degli Italiani in merito alla forma fiscale cosiddetta a forfait, in grado di interpretare le esigenze di un numero crescente di professionisti. Ma quali sono i requisiti e i vantaggi del regime agevolato? Per spiegarli, prendiamo spunto da quanto riportato dalla guida sulla  partita iva forfettaria redatta dagli specialisti di Fatture in Cloud.

I titolari di partita Iva che nel 2021 decidessero di accedere al regime forfettario possono beneficiare di una tassazione agevolata sul reddito imponibile (la cosiddetta imposta sostitutiva del 15%, che scende al 5% per le start-up) e di una serie di vantaggi ai fini Iva e delle imposte Irap, Irpef e Ire.

Entriamo quindi nel dettaglio del regime fiscale agevolato spiegando quali sono i requisiti di accesso. Innanzitutto, possono rientrare nel regime forfettario tutti i titolari di partita Iva e le aziende il cui fatturato annuo complessivo non superi la soglia dei 65mila euro annui. Allo stesso tempo, costoro non devono avere sostenuto spese superiori a 20mila euro per spese accessorie, lavoro dipendente e compensi ai collaboratori, né aver conseguito redditi per più di 30mila euro da lavoro dipendente o assimilabile (è utile sapere che da questo vincolo sono esclusi i lavoratori dimessi o licenziati).

Sono inoltre estromessi dalla possibilità di avvalersi della tassazione agevolata i non residenti (fatta eccezione per coloro che risiedono in uno Stato dell’Unione Europea che aderisce all’Accordo sullo Spazio economico europeo e producono almeno il 75% dei redditi in Italia), le persone fisiche che beneficiano di regimi Iva speciali, coloro che primariamente eseguono cessione di fabbricati o loro porzioni, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi, i soggetti che svolgono attività d’impresa o in forma individuale che possiedono o controllano società di persone, associazioni professionali o imprese familiari, le persone fisiche che svolgono attività d’impresa o una professione nei confronti di soggetti con cui siano intercorsi rapporti di lavoro nel corso delle due annualità precedenti.

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