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Podere Rota. Fratelli d’Italia porta la vicenda in Consiglio Regionale

Il progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota finisce anche in consiglio regionale, a seguito di una mozione di Fratelli d’Italia a firma dei consiglieri Alessandro Capecchi, vicepresidente Commissione Ambiente, Gabriele Veneri, Consigliere regionale di Arezzo, e Francesco Torselli, capogruppo. Nel documento si chiede che venga avviato il provvedimento di chiusura dell’impianto, rigettando quindi l’istanza di ampliamento presentata da C.S.A Impianti. Un provvedimento, che, secondo FdI, è legittimato da impegni presi dalla Regione con il territorio del Valdarno e dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ato Toscana Sud.
“Non si può pensare di continuare imperterriti a sotterrare rifiuti in discariche sparse in tutto il territorio regionale. Il sistema sta saltando e non è possibile nascondere problemi e rifiuti sotto terra – ha detto Capecchi-. La Regione Toscana deve decidere che direzione vuole prendere, occorre dunque al più presto un nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti in cui si delinei, una volta per tutte, la propria volontà in materia di smaltimento”.
“Il Pd vince le elezioni regionali con Firenze che manda l’immondizia ad Arezzo. Le province devono essere autosufficienti in termini di smaltimento rifiuti. E’ facile essere “green” in campagna elettorale, “green” però non significa alimentare le discariche ma investire in tecnologia, significa trasformare l’immondizia in risorsa -ha aggiunto Veneri – . Podere Rota doveva chiudere nel 2021 e invece vorrebbero rimandare la chiusura al 2023, ma proponendo un investimento da 24 milioni di euro? La Provincia di Arezzo è stata fin troppo generosa con Firenze”.
“Perché la presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio regionale, Lucia De Robertis, ed il capogruppo Pd in Regione, Vincenzo Ceccarelli, espressione della provincia di Arezzo, rimangono in silenzio? Perché non prendono posizione e difendono il territorio che rappresentano e che li ha eletti? Non sono interessati alla salute dei cittadini e al nostro ambiente o ci sono altri motivi? – Si è chiesta Silvia Chiassai Martini, Presidente della Provincia di Arezzo e Sindaco di Montevarchi- . La provincia di Arezzo si è adeguata al piano regionale dei rifiuti trovando una soluzione alternativa per rendersi autosufficiente e per giungere, dopo 30 anni, alla chiusura definitiva della discarica di Podere Rota. Mentre Firenze continua a sfruttare il Valdarno, da decenni per smaltire i due terzi dei rifiuti che produce. Non abbiamo più intenzione di essere la pattumiera del fiorentino – ha concluso -. Mi aspetto che la Regione pretenda che anche Firenze si adegui alle loro direttive, che la Regione si esprima chiaramente a difesa dei legittimi interessi dei cittadini e della volontà espressa dai loro sindaci, invece di agevolare gli interessi di un gestore che sfrutta da decenni il nostro territorio”.

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