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Inventa di essere in grave crisi economica e si fa consegnare del denaro da una donna. Denunciato

Valdarnesi vittime di truffe on line. Una piaga dei tempi moderni che, anche questa volta, ha visto i Carabinieri impegnati in indagini lampo che hanno portato all’identificazione di tre persone, tutte denunciate. Particolare il raggiro perpetrato ai danni di una donna, che si è poi rivolta ai militari della stazione di Bucine. La vicenda si è sviluppata su uno dei più popolari social network. La parte offesa ha conosciuto un uomo chattando col quale, giorno dopo giorno, ha allacciato quello che sembrava essere diventato un rapporto di fiducia e di amicizia. Fiducia e amicizia, però a senso unico, perché il soggetto in questione, con svariati precedenti di polizia alle spalle, ha approfittato della situazione, inventando letteralmente delle disgrazie e delle sopravvenute esigenze economiche che, in realtà, non si erano mai verificate. La vittima è stata quindi indotta a compassione versando al truffatore svariate migliaia di euro.
Quando poi si è accorta che era tutta una balla ed era stata quindi raggirata, approfittando della sua buona fede, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri. Gli accertamenti elettronici e bancari hanno portato all’identificazione del malfattore, denunciato alla Procura di Arezzo. Un’altra truffa ha visto invece impegnati i Carabinieri della stazione di Loro Ciuffenna. Questa volta il modus operandi è stato quello classico: la pubblicazione di un inserto su una piattaforma digitale di vendite online, proponendo in vendita un oggetto particolarmente ambito, a un prezzo assai vantaggioso. Una volta ricevuta la manifestazione d’interesse, al malcapitato di turno viene richiesto un pagamento anticipato, salvo poi trovarsi di fronte alla brutta sorpresa: la merce non verrà mai consegnata. Stavolta però è andata male ai truffatori, due soggetti originari del brindisino, smascherati e deferiti all’Autorità Giudiziaria. I militari, partendo dalle informazioni fornite dalla vittima in sede di denuncia, sono riusciti a ricostruire il circuito truffaldino, incentrato, questa volta, sulla proposta di vendita di una popolare consolle di videogiochi. Dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, infatti, gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri hanno ricostruito come gli indagati, dopo aver preso contatti con la vittima di turno, fossero riusciti a convincerla ad accreditare la somma pattuita su una carta prepagata, salvo poi scomparire nel nulla, facendo perdere traccia di sé e della consolle, che ovviamente non è mai giunta a destinazione. Come hanno ricordato le forze dell’ordine l’evoluzione tecnologica, che è chiaramente un aspetto positivo dei tempi moderni, ha purtroppo portato negli ultimi anni ad un vertiginoso incremento di questo tipo di reati. L’interazione a distanza, sfortunatamente, pare rendere più spregiudicati i malintenzionati, oltre che più vulnerabili le vittime designate.

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