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San Giovanni nella rete READY. Contro discriminazioni legate all’orientamento sessuale ed identità di genere

L’assessore ai diritti e pari opportunità di San Giovanni Valdarno Laura Ermini ha firmato la carta d’intenti con la quale il Comune aderisce alla rete RE.A.DY, “Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere”, con l’obiettivo di promuovere politiche per rispondere ai bisogni delle persone Lgbt+ e sostenendo il confronto libero da pregiudizi.
Un atto formale e simbolico con il quale i comuni, sul piano locale, si impegnano a promuovere politiche che sappiano rispondere a questi nuovi bisogni. Dal 2015 ad oggi le pubbliche amministrazioni che hanno aderito all’iniziativa sono triplicate arrivando a rappresentare circa un terzo della rete nazionale.
Il tutto ruota attorno alla volontà di far approvare in Parlamento il testo unificato adottato dalla Commissione giustizia il 14 luglio 2020, il cosiddetto Disegno di legge Zan contenente “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere all’orientamento sessuale e all’identità di genere”.
“La nostra amministrazione – dichiara l’assessore Laura Ermini – ha appoggiato con convinzione l’indirizzo dell’assessore alle politiche di genere della Regione Toscana, Alessandra Nardini, che ha lanciato un’azione di sensibilizzazione a sostegno del disegno di legge Zan. Perciò ci auspichiamo la più celere approvazione definitiva in Senato, poichè riteniamo questo uno strumento valido contro discriminazioni e violenze che speriamo possa far compiere al nostro Paese un passo in avanti fondamentale”.
Dopo un lungo iter parlamentare, ad inizio novembre è stato approvato alla Camera il disegno di legge che contiene misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità. La norma, inoltre, non si limita ad un intervento di carattere penale ma affianca ad esso strategie di prevenzione, contrasto e sostegno alle vittime.
“Grazie a questa proposta di legge – conclude l’assessore Ermini – saranno punibili anche i comportamenti che istigano all’odio, alla violenza di matrice omo-lesbo-bi-transfobica o quella basata su sesso e genere alla stregua delle condotte fondate sull’odio etnico, razziale e religioso. L’affermazione dei diritti di ogni persona costituisce infatti il presupposto per la costruzione di una compiuta cittadinanza”.

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