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Giornata di scadenze fiscali. Binazzi Cna: “Aziende in difficoltà. Nessuna traccia dell’anno bianco che annulli tasse e tributi”

Giornata di scadenze fiscali, oggi, per artigiani e commercianti che si trovano a pagare, oltre ai consueti tributi relativi a Iva, ritenute e contributi sulle retribuzioni dei dipendenti, anche la quarta rata Inps, l’autoliquidazione Inail e i saldi rateali per le scadenze 2020 rinviate a quest’anno.
“Alle aziende che hanno sempre provveduto ai pagamenti non è stato tolto un soldo – denuncia Franca Binazzi presidente Cna Arezzo – mentre chi era indietro con le tasse e aveva debiti iscritti a ruolo ha usufruito della rottamazione e rinviato i pagamenti. Adesso le aziende sono strette tra adempimenti e tasse da versare in un momento in cui si trovano in crisi di liquidità per i mancati incassi causa pandemia, costrette a districarsi tra i conti della giungla burocratica. Non c’è traccia, ad oggi, del decreto sull’anno bianco contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2021, che doveva prevedere la cancellazione totale o parziale dei contributi dovuti da professionisti ed autonomi. Un’impasse che rischia di mettere in seria difficoltà le categorie economiche più colpite dalla crisi da Covid-19”.
La presidente dell’associazione di categoria ricorda inoltre che la scadenza odierna per il versamento della quarta rata dei contributi obbligatori ha creato non poca confusione tra i titolari di partita IVA, convinti che la quota dovuta fosse stata sospesa o addirittura cancellata. E a fine febbraio riparte l’invio delle cartelle esattoriali e degli avvisi congelati da fine gennaio che colpiranno i debitori già in difficoltà per la crisi.
“Per interi comparti, alcune scadenze fiscali passate e presenti, forse anche future, dovrebbero essere annullate completamente – continua Binazzi. E’ indispensabile un ulteriore intervento di tregua fiscale coerente con la difficile situazione che sta vivendo l’economia a causa della pandemia per scongiurare un’ulteriore tegola su milioni di attività già stremate dalla profonda crisi economica. L’Agenzia delle Entrate, anche grazie alla fatturazione elettronica e ai sistemi digitali, oltre al database dei ristori già erogati, ha un quadro chiarissimo ed esaustivo delle aziende, delle filiere e dei comparti che sono fermi da quasi un anno o che stanno viaggiando a ritmo molto ridotto”.
“Davanti a noi ci sono ancora mesi molto difficili, è necessario sostenere il tessuto produttivo con misure efficaci per evitare di cancellare migliaia di imprese che stanno facendo sforzi straordinari. Confidiamo che questi temi siano al centro della riforma fiscale nell’agenda del premier Draghi, che attende a breve il voto di fiducia in Parlamento, a cominciare dal taglio del cuneo fiscale per ridurre le tasse sul lavoro: il sistema attuale è un disincentivo al lavoro e alla produttività. Interventi che devono dare fiato ad un paese in cui la pressione fiscale è insopportabile: basti pensare che, secondo le ultime indagini presentate alle commissioni Finanze di Camera e Senato, l’Italia è il terzo Paese su 30 in Europa per tassazione sul lavoro e al 25simo posto per imposte sui consumi”.

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