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Da ieri il Capitano Ultimo si gode la meritata pensione: “Le mie lacrime e il mio sorriso”

Quello di ieri è stato l’ultimo giorno di servizio per Sergio De Caprio, montevarchinino, il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina. “Le mie lacrime e il mio sorriso alla Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri . Al Popolo italiano tutta la mia vita”, ha scritto in un post su Twitter. “Vado in pensione, abbiamo combattuto, rivendico tutte le azioni passate, presenti e future, torniamo ad essere il nulla da cui veniamo. Vi porterò sempre nel cuore”, ha poi aggiunto in un video riferendosi al Ros.
Un uomo che ha combattuto la criminalità organizzata e che per motivi di sicurezza si presenta in pubblico bendato in gran parte del viso. “Ultimo”, nato nel 1961 a Montevarchi, nell’ottobre del 2019 fu protagonista di un incontro pubblico in Valdarno con gli studenti delle quarte e delle quinte classi dell’Istituto Superiore “Benedetto Varchi” (foto in alto). Parlò del suo arrivo in Sicilia, ormai tanti anni fa, alla stazione Carabinieri di Bagheria, alle porte di Palermo, dell’attività investigativa, della sua esperienza a Milano dove, insieme ai colleghi, dette vita all’operazione “Duomo Connection” e poi, ovviamente, dell’arresto del Capo dei capi, Totò Riina. Il suo modello di riferimento è stato il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, caduto sotto i colpi della lupara. Un anno fa aveva deciso di accettare l’incarico di assessore all’Ambiente della Regione Calabria, nella giunta di centrodestra guidata dalla neoeletta Jole Santelli, poi, purtroppo, deceduta. A ricordare la sua figura è stata anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. ” Dopo anni di onorato servizio nell’Arma dei Carabinieri, Sergio De Caprio va in pensione. L’Italia ti ringrazia per tutto. Onore a Capitano Ultimo”, ha scritto la Meloni sul suo profilo Facebook.

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