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Bekaert, l’azienda conferma i licenziamenti. Fiom:”non firmeremo l’accordo. Dopo 60 anni chiude la fabbrica che ha fatto la storia del territorio”

Si è tenuto oggi il tavolo tecnico per la procedura di licenziamento collettivo aperta dalla Bekaert per lo stabilimento di Figline. L’azienda ha ribadito la volontà di licenziare i lavoratori rimasti. A margine dell’incontro sono arrivate alcune dichiarazioni di Francesca Re David segretaria generale Fiom e Daniele Calosi segretario generale Fiom Firenze-Prato che hanno ribadito la ferma contrarietà della Fiom ai licenziamenti. “La vertenza Bekaert – dichiara Francesca Re David-è diventata emblematica per la determinazione e la lotta dei lavoratori contro la chiusura decisa dalla multinazionale secondo logiche che nulla hanno a che vedere con l’andamento dell’impresa.Oggi mentre si discute sulle risorse del Recovery Plan, siamo sempre più convinti che nessun piano di rilancio industriale sia credibile se non si salvaguarda l’occupazione esistente garantendo la riapertura delle aziende sui nostri territori. Per questo la Fiom rifiuta di firmare i licenziamenti e chiede al G.verno e a tutte le istituzioni di fare la sua propria parte.”
Dello stesso parere anche Daniele Calosi : “Dopo 32 mesi trascorsi a lottare perché alla perdita del lavoro corrispondesse una nuova occupazione non siamo disposti a firmare un accordo che lascia per strada più di cento lavoratori. Se avessimo voluto fare un accordo economico non avremmo aspettato trentadue mesi. Il sindacato negozia la reindustrializzazione ed il lavoro, non la mitigation e gli incentivi.Dopo oltre 60 anni di attività si chiude una fabbrica che ha fatto la storia di un territorio. Una vergogna ed una mancanza di rispetto per i lavoratori e per il territorio.”

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