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Europa Verde: “Montevarchi città d’arte degradata. Persa un’occasione con gli Uffizi Diffusi”

“Montevarchi non ha contribuito alla nascita del progetto Uffizi Diffusi e ha perso una grande occasione”. Lo ha detto il gruppo “Europa Verde” in riferimento alle ultime vicende culturali che hanno interessato il Valdarno, in particolare San Giovanni, ma anche Cavriglia e Reggello.
“Dopo la lunga battaglia avviata dalla precedente amministrazione per riportare, almeno temporaneamente a Montevarchi, la pala attribuita al Botticelli proprio per una committenza locale, e nonostante il museo archeologico tra più importanti d’Italia, il Cassero con la scultura del 900, la Ginestra “Fabbrica della conoscenza” , il Museo d’arte sacra e il capolavoro liberty di villa Masini – ha aggiunto il movimento politico – non potremo aggiungere d’aver fatto parte e contribuito alla nascita del progetto Uffizi diffusi e di aver ospitato opere e artisti altrimenti impossibile avere. Abbiamo perso la grande occasione per rendere Montevarchi conosciuta e apprezzata ancor di più, in special modo all’estero ed a un certo tipo di turismo e di aver privato i nostri cittadini di sentirsi orgogliosi, cogliendo la possibilità di visitare ed apprezzare opere di grande valore storico culturale”.
“Da montevarchini poi, ci appare paradossale che San Giovanni sia, meritevolmente aggiungiamo noi, capofila di quest’iniziativa avendo saputo cogliere l’importanza ed il valore degli “Uffizi diffusi” – ha aggiunto Europa Verde -. Ciò che rende ancor più amaro questo nostro pensiero è la constatazione di come invece ci viene dipinta la città: pericolosa, sporca e degradata. Al contrario vogliamo una Montevarchi orgogliosa di sé stessa e del suo passato che racconta di come una comunità sia diventata in poco tempo punto di riferimento nella vallata.
Quest’amministrazione chiusa dentro i suoi loop come “colpa di quelli prima”, “ordinanze anti bivacco” e impegnata a gestire “cittadini sporchi e maleducati che non sanno usare i cassonetti, né gestire i loro figli”, perde la possibilità di partecipare ad un progetto che poteva essere portatore di un turismo nuovo e inizio di una differente valorizzazione culturale e sociale dell’intera città”.

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