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San Giovanni. Marcello e Ido. Una storia incredibile

È uno di quei giorni che ti prende la malinconia….e le dita battono sulla tastiera del pc, i nomi e i ricordi materializzati di tante giornate vissute in fondo con quell’animo da “fanciullino” che è il tifo calcistico. Una singolare utopia dove si annullano professioni, scelte di vita, età anagrafica.
Ieri San Giovanni sportiva e non ha toccato con mano quanto di più clamorosamente coincidente può riservarci la nostra esistenza nel bene e nel male. Un fatto certo, triste e singolare….la sera di mercoledì ad Arezzo chiudeva gli occhi per sempre Marcello Sterbini, il “rosso” e cioè il tifoso più iconico degli ultimi 60 anni del calcio bianco-azzurro. Poche ore più tardi in una abitazione sul lungarno lo seguiva….Ido Vanni, un altro con il marzocco nel cuore e cucito sulla pelle. Ma la cosa incredibile è come i due fossero praticamente sempre insieme nei vari spostamenti per assistere alle partite casalinghe della squadra e soprattutto nei lunghi pomeriggi passati allo stadio a disquisire di tattiche, acquisti, calciatori e tutto ciò che gravitava intorno alla società.
Marcello aveva un proprio cenacolo, un professore di calcio con laurea e Ido ne era il discepolo più attento e fedele.
Li trovavi a tutte le ore quando il “Fedini” era aperto, con la pioggia e con il sole, nelle giornate più calde o in quelle di freddo pungente. Marcello e Ido hanno così voluto proseguire i loro racconti insieme, come se non ci fosse più tempo da perdere, l’uno con l’altro anche nel passaggio da questa vita .
Per riprendere il discorso su De Ponti e Vastini, sulla classe di Menciassi, sulle prodezze di Baiano e le ambizioni di Arduino….Ma ora, per davvero, non c’è niente di più triste in giornate come queste che…ricordare la felicità…

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