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Covid. Il Valdarno Aretino messo meglio rispetto al resto della Provincia. E in Toscana scende l’Rt

In provincia di Arezzo, come incidenza di casi, il Valdarno è la zona messa meglio. Lo si evince dagli ultimi dati aggiornati e riportati questa mattina dal quotidiano La Nazione. La provincia di Siena rimane quella più critica, con un tasso di 381 ogni 100.000 abitanti, segue quella di Pistoia è a 373. Numeri preoccupanti anche in provincia di Prato (257 ogni 100.000) l’Empolese (317) e la Versilia (315). Per quanto riguarda la provincia di Arezzo, a rischio solo la Valdichiana a 279, il capoluogo, il Casentino e la Valtiberina a 264. Il Valdarno presenta numeri minori e quindi, nella cabina di regia annunciata dal presidente della Regione Eugenio Giani e prevista per oggi, eventuali nuove zone rosse localizzate non dovrebbero comprendere la vallata dove la situazione, al momento, pur da tenere d’occhio per numeri in crescita, è sotto controllo. Un solo comune presenta un’incidenza di casi più preoccupante, quello di Castelfranco Piandiscò. Non a caso il sindaco Enzo Cacioli ha deciso la chiusura delle scuole. Insomma, è possibile che la Regione decida di avviare un lockdown più duro in alcune zone del territorio nelle quali il virus corre maggiormente, anche se sembra quasi certo che la Toscana, nel suo complesso, manterrà la fascia arancione. L’ufficialità arriverà solamente oggi con l’analisi del monitoraggio di Istituto superiore di sanità e ministero della salute. Nel Granducato l’indice di contagio Rt (calcolato tra l’11 e il 17 febbraio) è sceso infatti a 1,19. I contagi non sono certo diminuiti, ma avendo fatto un elevatissimo numero di tamponi di screening, è sceso il numero dei soggetti positivi sintomatici e di conseguenza l’indice Rt, che è calcolato proprio sulla base dei soggetti con sintomi.

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