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Turismo ko per il Covid. Le agenzie di viaggio in crisi. L’approfondimento di Valdarno24

Nel 2020 è esplosa la pandemia da Covid e la prima risposta da parte dei governi nazionali per cercare di diminuire il numero dei contagi è stata quella di impedire lo spostamento delle persone all’interno dei confini nazionali e anche al di fuori. Inevitabilmente tutto ciò ha avuto e ha tuttora pesanti conseguenze sul mondo del turismo, con un evidente contraccolpo sul fatturato delle agenzie di viaggio.
Abbiamo tastato gli umori degli operatori del settore, sentendo Sara Ghironi di Robintur di San Giovanni Valdarno e Paola Dainelli della Isla Bonita Viaggi di Montevarchi.
È infatti passato un anno esatto da quando le agenzie di viaggio sono entrate in un vero e proprio incubo e sono praticamente senza lavoro. È facile capire come in questo momento, di prenotazioni ne siano giunte pochissime, soprattutto per la mancanza della fetta di viaggi all’estero per turismo. Del resto i provvedimenti sono chiari: si può uscire dalla propria regione, o in alcuni casi dal proprio comune, solo per motivi di salute, famiglia e lavoro.
“Durante la scorsa estate, nel periodo tra giugno e settembre – afferma Sara Ghironi di Robintur – era possibile spostarsi, ma erano comunque poche le prenotazioni, che avvenivano soprattutto per paesi come Spagna e Grecia, ma non tali da far muovere il fatturato, neanche per riparare una minima parte delle perdite. Al momento i dipendenti “Robintur” si trovano in cassa integrazione totale, mentre ai titolari sono arrivati alcuni ristori governativi. Somme queste che non sono comunque in grado di riparare alle ingenti perdite”.
Con l’arrivo dell’estate ci si attende una diminuzione del numero di contagiati, tuttora crescente, ed un allentamento delle misure restrittive, come accaduto anno scorso, per cercare di far riprendere un settore in forte crisi.
“L’assenza di turismo è evidentemente molto pesante. Adesso, – commenta Poaola Dainelli di Isla Bonita – per lo più, il nostro lavoro prevede il reperimento di biglietti aerei per stranieri che vogliono far ritorno al proprio paese. Speriamo in tempi migliori d’estate, come l’anno scorso. Ci sono ancora dubbi riguardo alla possibilità di fare viaggi all’estero, ma al contrario di anno scorso – aggiunge Dainelli – adesso abbiamo un’arma in più, ovvero quella dei vaccini. Ma anche molti altri punti interrogativi: non c’è nessuna garanzia reale e già abbiamo all’orizzonte una Pasqua tutti chiusi in casa. Non ci resta quindi che sperare per l’estate, anche se lo scenario appare oggi più complicato”.
Alla Isla Bonita Viaggi di Montevarchi, in questi giorni, è possibile prenotare crociere, da effettuare a partire da aprile, oppure soggiorni al mare in Italia. “La situazione è in continua evoluzione, – continua Paola Dainelli – ma per quanto riguarda le crociere, la novità rispetto ad anno scorso è legata alla stesura di un programma sanitario più rigido che impedisce a coloro che abitano in zona rossa di partire per la crociera e l’obbligo di tampone negativo fatto direttamente prima di imbarcarsi”.
Per Argonauta Viaggi sarà invece necessario puntare su crociere e soggiorni estivi, in montagna, o al mare in Italia, o al massimo in paesi come Grecia e Spagna, con prenotazioni dal mese di giugno in poi. “Adesso riceviamo prenotazioni per pacchetti aereo più hotel, solitamente per viaggi di lavoro necessari – sottolinea Sara Ghironi – . Si prevede un graduale ritorno alla normalità a partire dal 2022, massimo 2023 per quanto riguarda gli spostamenti all’estero per motivi di turismo”.
Ma per Ghironi c’è una sfida in più per le agenzie. “Siamo preoccupati che le persone non si avvalgano più dei consigli dei professionisti del settore: ormai tutti noi siamo abituati ad un mondo fatto di relazioni online, un nuovo scenario nel quale lo strumento telematico la fa da padrone. Ormai pare che non ci si fidi più del parere dell’esperto, le consulenze oggi avvengono in maniera virtuale”.
Un’ulteriore problematica messa in luce dalle due agenti è quella della mancanza di “corridoi” realizzati in maniera sicura dagli Stati, che consentano lo spostamento al di fuori del proprio paese. “Anche per quest’anno – conclude Dainelli – prevediamo un turismo molto di prossimità, anche perché i confini di molte nazioni sono chiusi. Il ritorno al turismo come eravamo abituati a conoscerlo sarà dunque molto lento e graduale”.

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