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Sarà la Toscana a “battere” il Covid. Gli anticorpi monoclonali funzioneranno anche sulle varianti. Al via in estate

La sfida al Covid è partita da tempo e la Toscana è in prima linea grazie alla
Fondazione Toscana Life Sciences, un vero fiore all’occhiello della Regione. In questi giorni nei quali anche sui media le brutte notizie hanno il sopravvento, è giusto anche dare segnali di speranza. Ma più che di speranza, possiamo parlare ormai quasi di certezze. Adesso abbiamo le armi per combattere e vincere questa guerra, grazie agli straordinari professionisti della nostra terra. Entro l’estate infatti la Fondazione Toscana Life Sciences, guidata dal professor Rino Rappuoli (nella foto in alto), darà alla produzione i farmaci monoclonali capaci di prevenire e curare il Covid.
I colleghi del quotidiano La Nazione hanno sentito il parere di Emanuele Andreano, 30 anni, responsabile del progetto anticorpi Covid curato dal team del Mad Lab nella Fondazione Tls, che ha fatto il punto sui trial clinici e in laboratorio sulla terapia ’made in Siena’. “Con i test in vitro e laboratorio – ha detto – abbiamo testato il nostro anticorpo sulle principali varianti del virus, dalla Uk alla brasiliana e alla sudafricana. E abbiamo dimostrato che siamo in grado di neutralizzare anche il virus mutato. L’ampiezza di protezione ci permette di essere più sicuri sia nell’uso immediato, sia nel futuro nel caso le varianti dovessero prendere il sopravvento”. Insomma, i monoclonali saranno in grado di abbattere anche le mutazioni del virus. Il progetto adesso è nella fase 1 del test e come ha ricordato Andreano sta rispettando le previsioni. Hanno preso il via le somministrazioni di anticorpi su pazienti sani. Bisognerà adesso aspettare i risultati e tra 40 giorni inizieranno le fasi successive, la 2 e la 3.
“Una volta acquisite le conferme sulla sicurezza e la tollerabilità del farmaco
– ha aggiunto il professionista ai colleghi de La Nazione – , proveremo la sua efficacia su circa 800 pazienti contagiati dal Sars-Cov2. Prenderemo malati da tanti presidi, soprattutto dagli ospedali di Siena, Firenze e Pisa. Ad inizio estate Cercheremo di somministrare prima possibile, alle persone che hanno bisogno, il nostro anticorpo. Giocando con i dosaggi potremo prevenire o trattare l’infezione, usarlo come profilassi”.
Emanuele Andreano ha poi ribadito un concetto essenziale: gli anticorpi Tls sono unici come potenza ed efficacia. “Sono ’game changer’, possono cambiare i rapporti di forza nella lotta contro il virus. Un’iniezione intramuscolare può curare il contagio, una dose piccola può prevenirlo. Per il sistema sanitario le cose si semplificheranno, basterà un medico per curare un paziente. E sarà un farmaco molto più accessibile a livello nazionale e internazionale”. Insomma, una vera rivoluzione nella lotta al Covid. Che parte dalla Toscana.

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