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Attivato anche a Figline Incisa il progetto “Pane e Vino”

Il progetto “Pane e vino – molto più di una mensa sociale” predisposto dalla Fondazione Giovanni Paolo II, dalla Fraternità della Visitazione e dall’Impresa Sociale “Qoelet”, ha preso il via concretamente lunedì 15 marzo.
In questa prima fase il servizio è a completo carico di Qoelet con la consegna di 20 pasti al giorno nei comuni del territorio, in accordo con le associazioni del territorio, utilizzando, fino ad esaurimento, i fondi residuali delle donazioni ricevute.
In particolare, nel Comune di Figline e Incisa Valdarno il servizio dei 20 pasti è iniziato il 17 marzo e sarà erogato ogni mercoledì, grazie al sostegno della Caritas Diocesana e dell’Auser, in accordo con i servizi sociali del Comune. L’allargamento della distribuzione anche al Comune dell’area fiorentina è stato reso possibile grazie al contributo ottenuto dalla Fondazione Marchi che, nei prossimi mesi, permetterà anche l’acquisto del mezzo per il trasporto e la consegna e l’attivazione di percorsi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate all’interno della mensa sociale.
Questo è soltanto un primo passo importante per provare a sostenere le tante persone in difficoltà economica del nostro territorio, con un disagio purtroppo aggravato dalla grave crisi pandemica che ha portato ad una crisi economica e sociale.
L’obbiettivo futuro della mensa sociale Pane e Vino sarà quello di creare spazi di condivisione e socializzazione, per combattere un altro dei gravi problemi del nostro tempo, ovvero la solitudine. Pane e Vino sarà un luogo dove persone di diversa estrazione sociale potranno condividere un pasto caldo.
È dunque iniziato un cammino di solidarietà e di accoglienza che abbiamo pensato per il nostro Valdarno. Un cammino che ha altre tappe da raggiungere. Un cammino che è garantito anche da chi, come la Fondazione Marchi, ha fortemente creduto in questo progetto e condivide con noi l’importanza del messaggio che la mensa sociale vuole portare sul nostro territorio.
La continuità del progetto dipende da chi decide di sostenerlo, con l’acquisto dei pasti, con la formula del “pranzo sospeso” o attraverso Donazioni liberali. Continuerà anche la raccolta di fondi e tutte le informazioni per eventuali donazioni sono reperibili sul sito https://www.qoeletimpresasociale.it/
Solidarietà (dando la possibilità a tutti di avere un pasto caldo e buono assicurato), un’opportunità di lavoro (per persone in difficoltà) e socializzazione. Queste le parole chiave che descrivono lo spirito con cui è nata la mensa sociale “Pane e Vino”, per aggiungere sempre un posto a tavola, senza escludere nessuno.
“Siamo felici di aver aderito a questa bella iniziativa – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Simone Cellai – ma soprattutto di sapere di poter contare, come sempre, sulle realtà associative del territorio, che non mancano mai di proporre progetti e supportarsi a vicenda per il bene della comunità. Ringrazio quindi la Fondazione Giovanni Paolo II, la Fraternità della Visitazione e l’impresa sociale Qoelet per questo progetto, ma anche Auser e Caritas che, facendo rete, si sono prodigate per far arrivare questi pasti a singoli e famiglie in difficoltà. Il tema dell’emergenza economica, causata dall’emergenza sanitaria ma non solo, è molto sentito dalla nostra Amministrazione comunale, che infatti ha stanziato oltre 60mila euro di risorse per supportare i cittadini in difficoltà, attraverso apposito bando in scadenza a fine mese. A seconda del proprio Isee, attraverso la partecipazione a questo bando, i residenti a Figline e Incisa Valdarno in possesso di valore Isee Corrente non superiore a 12mila euro potranno accedere ad un bonus di 750 euro o di 1000 euro a nucleo familiare”.

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