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La pandemia non ferma i sogni e le ambizioni dei giovani. La storia di Leonardo Casini e della sua azienda di Castelfranco Piandiscò

In tempi di pandemia ci sono storie di speranza. Storie di giovani che hanno voglia di corroborare i loro sogni, di intraprendere una nuova attività imprenditoriale e di credere nelle loro capacità, anche nel bel mezzo di una crisi economica globale. Ne è l’esempio Leonardo Casini, 28 anni, che nel 2020, anno in cui il Covid ha sconvolto la vita di tutti, ha deciso di intraprendere un’attività in proprio con l’azienda LC Parquet di Castelfranco Piandiscò. “Nel settore del legno e arredo – ha ricordato Maurizio Vecchio di Cna Arezzo -, nonostante la pandemia in corso, c’è ancora spazio per ottenere soddisfazioni”.
Così, il presidente del settore legno-arredamento dell’associazione degli artigiani ha deciso di incontrare il giovane imprenditore valdarnese. “Il colloquio – ha precisato Vecchio – è stata un’opportunità per confrontarsi nella professione e nella vita associativa, scambiarsi i segreti del mestiere e dare qualche consiglio utile. Con questo progetto Cna testimonia l’importanza e il valore della varietà delle competenze e delle tradizioni che accompagnano da generazioni il saper fare artigiano”.
Il settore legno e arredamento conta in provincia di Arezzo 531 imprese (-4% rispetto al 2019) ed un totale di 2.941 addetti (-8% rispetto al 2019). Già da un precedente studio commissionato da Cna Toscana era emerso che il settore era indirizzato verso una lenta ma progressiva diminuzione per l’insufficienza del ricambio generazionale. E’ un lavoro insomma che non attira i giovani. Attualmente la maggior parte degli imprenditori (48,8%) ha infatti un’età compresa tra i 50 ed i 69 anni; ecco perché la continuità aziendale e la formazione ed inserimento in azienda dei giovani sono fondamentali per evitare il processo di assottigliamento del settore, con una conseguente dispersione di know-how artigianale. Per questo la decisione di Leonardo Casini è ancora più importante.
“Ho deciso di impegnarmi in questo settore – ha detto – scegliendo un segmento di nicchia, spesso trascurato dalla grande industria, e cioè quello della produzione di parquet per il 90% di recupero e dove si utilizzano legni antichi e di pregio. Fin da piccolo ho respirato l’odore del legno e toccato questa materia prima. Infatti l’azienda di famiglia lavorava nel settore dei mobili in arte povera, ma negli ultimi tempi le difficoltà erano aumentate. Così, invece di disperdere definitivamente questo patrimonio, ho deciso, di avviare la mia impresa puntando sul rispetto dell’ambiente mantenendo la tradizione artigiana in un ottica innovativa”. La filiera del legno-arredo è ampia e articolata, comprende tutte le attività che permettono il passaggio dalla materia prima al prodotto finito, nelle sue diverse forme, da quelle più semplici fino ai prodotti di design. La pandemia, ovviamente, non ha risparmiato nemmeno questo settore e in Italia è stata stimata una perdita di fatturato del 20%, pari cioè a circa 8 miliardi di euro.
Come ha spiegato la Cna aretina, per reagire alla crisi le imprese dovranno rivedere le proprie strategie, puntando al consolidamento e all’apertura al mercato dei capitali, superando così le loro debolezze strutturali. “I prodotti del futuro – ha concluso Vecchio – dovranno essere eco-friendly, tailor made e multifunzionali. Le aziende dovranno caratterizzarsi per creatività e studio dei materiali, attenzione alla sostenibilità, digitalizzazione dei processi produttivi e commerciali e investimenti in formazione e capitale umano”. Ed è propria in questa ottica che Leonardo Casini ha deciso di intraprendere questa nuova avventura imprenditoriale .

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