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Dalla Regione 20.000 euro per gli orti sociali di San Giovanni. Tra i progetti, un frutteto di varietà antiche

La Regione premia il progetto degli “Orti Sociali” di San Giovanni, destinando un contributo di 20.000 euro, il massimo previsto dal bando 2021. Nata nel 2015, questa iniziativa è stata sviluppata nell’area di Sant’Andrea, inizialmente sotto la gestione di una associazione cittadina senza scopi di lucro “Terra libera tutti”. Nel dicembre 2020, il nuovo comodato d’uso è stato concesso dal Comune alla neonata associazione OrtoXOrto Aps, creata direttamente dagli ortisti che partecipavano al progetto e che oggi lo gestiscono. “Non si tratta del vecchio concetto di orto sociale dove ai pensionati veniva affidato un pezzo di terra da curare per ingannare il tempo – ha detto il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi – , ma di un modello di condivisione di conoscenze ed esperienze, di aggregazione e scambio sociale. Ringrazio la precedente amministrazione che aveva dato avvio ad un progetto tanto interessante e innovativo e che noi, con orgoglio e soddisfazione, stiamo portando avanti, e la Regione Toscana per aver apprezzato il lavoro svolto fino a questo momento e aver deciso di riconoscerci un ulteriore contributo economico”.
Nell’area assegnata per sviluppare il piano, che è attualmente di oltre 18mila metri quadri, sono stati molti gli interventi che sono stati effettuati negli ultimi anni e molti quelli in cantiere. Sono stati realizzati un container per i materiali, un deposito per gli attrezzi, un pozzo con impianto di irrigazione, un impianto fotovoltaico, un pollaio sociale, un forno in terra cruda, una serra e recinzioni. Numerosi anche gli eventi collaterali. Fra i nuovi progetti in calendario, anche un semenzaio con i semi tipici del territorio, un frutteto comune di varietà antiche e un teatro-bambuseto. Ai 20 mila euro di finanziamenti regionali si aggiungerà anche una compartecipazione del Comune di San Giovanni per progettazione, opere e lavori. “Nel progetto della Regione Toscana – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali e welfare Nadia Garuglieri – gli orti urbani dovevano essere il veicolo di nuove idee e pratiche sulla qualità della vita, la sostenibilità urbana, il rapporto uomo – ambiente – natura, oltre che sul fare comunità. Il progetto che è stato realizzato a San Giovanni ha centrato pienamente questo obiettivo, ricevendo un punteggio di valutazione molto alto e il massimo dei finanziamenti possibili. Come amministrazione siamo orgogliosi di questo successo e intendiamo valorizzare al meglio questa bellissima realtà”.
Attualmente sono 30 i cittadini di ogni fascia di età che curano un appezzamento di 46 metri quadri ciascuno; ognuno con il suo stile unico e la sua storia da raccontare. Una piccola comunità gioiosa e laboriosa che, con il tempo, ha sviluppato abilità e rafforzato i legami.“Riavvicinarci alla Terra e fra di noi: sono queste le parole che meglio descrivono il nostro piccolo sogno – ha sottolineato Andrea Focardi, presidente dell’associazione OrtoXOrto Aps – . Siamo partiti da un terreno abbandonato ed occupato da rifiuti: lo abbiamo ripulito, il suolo è stato analizzato e poi abbiamo cominciato a costruire, coltivare e a passare molto tempo insieme. Le strutture ed i servizi realizzati sono stati, per la maggior parte, creati da noi facendo crescere la nostra piccola comunità in competenze e solidarietà. Col tempo – ha concluso – ci siamo accorti che la Terra non è qualcosa che abbiamo avuto in eredità dai nostri padri, ma piuttosto in prestito dai nostri figli, quello che fai alla terra lei te lo restituisce. Noi dell’associazione OrtoXOrto siamo nati proprio dalla terra e dalla sua rigenerazione. E adesso sono tanti i nuovi progetti che abbiamo in mente come creare un frutteto di varietà antiche, recuperare semi della nostra tradizione e costruire un bambuseto che si trasformerà in teatro e spazio per piccoli spettacoli o incontri”.

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