Cerca
Close this search box.

Ristori Covid, dal 16 aprile possono fare domanda le botteghe di artigianato artistico

Nuovi ristori in arrivo, 3 milioni e 800 mila euro, per le botteghe di artigianato artistico. Nella categoria rientra un lungo elenco di codici Ateco, da chi lavora tessuti, pelli, pellicce, articoli di maglieria a chi opera nei settori calzature carta e cartone, pasta, metallo e oggetti da viaggio, dai mobili alle borse e cappelli, da chi restaura o crea opere d’arte alla fotografia.
Micro, piccole e medie imprese, circa 1520 in Toscana, impegnate soprattutto in ambito turistico e ora in grave difficoltà per la pandemia.
La somma a disposizione è parte del pacchetto da 25 milioni di euro (in più bandi e per varie categorie) che la Regione aveva annunciato di recente e che verranno impiegati entro giugno. Ogni bottega ed attività potrà ricevere fino ad un massimo di 2500 euro di contributo a fondo perduto.
Il bando sarà online da domani sul sito di Sviluppo Toscana e le domande potranno essere presentate fino al 30 aprile prossimo. Non è previsto alcun click day. La graduatoria sarà ordinata in base al calo percentuale del fatturato o degli scontrini emessi nel 2020 rispetto al 2019 e le perdite dovranno essere almeno del 30 per cento. Se l’azienda è nata nel 2019 si confronteranno con il 2020 solo i mesi in cui è stata in attività. Se invece fosse stata costituita nel 2020, il contributo non terrà conto delle perdite (non quantificabili) ma verrà erogato in base ai mesi in cui l’attività risulti in funzione. Se lo è stata tutto l’anno il ristoro sarà di 2500 euro; se ha operato, ad esempio, da luglio a dicembre, il contributo sarà di 1.250 (208 euro e spiccioli per ciascuna mensilità).
Per inoltrare la domande occorre l’iscrizione alla Camera di Commercio, operare in Toscana, essere in attività e non in stato di fallimento o liquidazione ed essere in regola con gli obblighi contributivi quanto a previdenza ed oneri assicurativi (oppure in possesso di crediti certi nei confronti di pubbliche amministrazioni).
“Siamo consapevoli che ristori da 2500 euro potranno soltanto alleggerire in parte il disagio delle imprese più piccole e consentire loro, magari, di pagare qualche bolletta o alcune delle spese fisse – commenta l’assessore regionale al Commercio e all’Economia Leonardo Marras – ma che non potranno certo risollevare i fatturati delle aziende. Per quello la soluzione saranno le riaperture e il ritorno dei turisti e l’unica condizione che ci consentirà di farlo in sicurezza, senza rischi sanitari, sarà la vaccinazione della popolazione”.

Articoli correlati