Cerca
Close this search box.

Confcommercio. La vicedirettrice Fei: “Attesa per il 15 maggio la riapertura di tutti i locali, anche all’interno”. Proposta anche la pedonalizzazione dei centri storici.

Il confronto tra Confcommercio e Governo va avanti in continuazione, ed è possibile che arrivino i primi risultati, ossia una riapertura di tutti i locali dal 15 maggio e, dalla solita data, lo spostamento del coprifuoco alle 23. Sono soltanto voci, non c’è ancora niente di ufficiale ma le “trattative” sembrano essere a buon punto, come conferma la vicedirettrice di Confcommercio Arezzo Catiuscia Fei: “Rispetto alla nostra proposta di aprire tutte le attività il primo maggio, si profila una svolta decisiva nel piano delle riaperture, con il via libera dal 15 maggio al servizio dei ristoranti anche all’interno, oltre che all’esterno come è consentito dal 26 aprile, e il coprifuoco per tutti alle ore 23. Sarebbe davvero un bello spiraglio per le imprese della ristorazione. Non tutte, infatti, hanno a disposizione spazi esterni dove servire i clienti e se l’unico orientamento del Governo fosse quello di consentire l’attività solo all’aperto, resterebbero tagliate fuori. Un vero disastro per loro”.

“Noi avevamo proposto un’apertura di tutte le attività dal primo maggio, con posticipazione del coprifuoco alle 24 per permettere il servizio serale dei locali e la ripresa delle attività di intrattenimento nei cinema e nei teatri. – continua Fei – Si sta arrivando ad un compromesso, con questa data del 15 maggio che dovrebbe recuperare il gap tra i ristoranti che non hanno possibilità di sfruttare spazi esterni e gli altri che invece questa possibilità ce l’hanno. Compromesso salomonico anche per l’orario del coprifuoco, ma possiamo accettarlo in questa prima fase. Il confronto tra la nostra associazione di categoria, il Governo e le istituzioni locali sta andando avanti senza sosta, il livello di interlocuzione ci pare migliorato, ora contiamo sulla svolta decisiva. Sul piano provinciale, stiamo contattando i Comuni per chiedere modalità più snelle e veloci di concessione del suolo pubblico, in modo che nessuno sia penalizzato. L’importante è ripartire, gli imprenditori vogliono riprendere a lavorare al più presto e sanno bene che dovranno confrontarsi con un mercato molto cambiato, al quale dovranno prendere nuovamente le misure”.

Il presidente dell’Associazione Ristoratori Aretini Federico Vestri propone di ricorrere alla pedonalizzazione dei centri storici: “Una soluzione di questo tipo, magari attuata dal giovedì alla domenica, consentirebbe ai locali senza possibilità di avere comunque uno spazio esterno sistemando tavoli e sedie su vie, piazze e percorsi normalmente non praticabili. Non è giusto che ci siano locali di serie a e di serie b, i locali che non hanno spazi esterni non sono figli di un Dio minore. Certo, l’ideale sarebbe ripartire con il servizio sia dentro che fuori, nel rispetto delle norme anti covid. Ma nell’attesa, facciamo in modo che tutti abbiano la stessa possibilità di lavorare fuori. Noi operatori siamo pronti a seguire regole e protocolli, ma è importante richiamare la responsabilità personale di ciascun cittadino, anche ricorrendo, ove occorre, al pugno di ferro delle forze dell’ordine in controlli e repressioni di comportamenti non consoni. Non è giusto che per i pochi che non seguono le regole ci debbano rimettere i cittadini coscienziosi e le imprese. Per noi stare aperti significa poter pagare i nostri dipendenti e garantire occupazione”. 

Articoli correlati