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Vertenza Bekaert. La Cisl: “Non abbiamo occupato l’autostrada e forse siamo stati troppo responsabili”

“Probabilmente, ancora una volta, il sindacato è stato troppo responsabile, non abbiamo occupato l’autostrada, ma ci siamo messi al lavoro per cercare soluzioni industriali. Dopo tre anni però, sulla vertenza Bekaert non siamo ancora arrivati a niente e oggi siamo profondamente delusi”. Lo hanno detto il segretario generale aggiunto della Cisl di Firenze-Prato Fabio Franchi e il segretario della Fim-Cisl Toscana Alessandro Beccastrini, in merito alla vertenza dell’azienda di Figline. I due rappresentanti sindacali hanno manifestato grande delusione per una politica definita incapace di sviluppare una politica industriale in Italia e accusando il governo Draghi di essere lontano dai cittadini e dai lavoratori.
“Abbiamo appreso da un tweet che il sottosegretario Todde ha stilato l’elenco delle convocazioni al tavolo del Mise delle crisi industriali e che in quell’elenco drammaticamente manca la convocazione della Bekaert – hanno aggiunto -. Una sorta di estrazione del lotto in cui ci è andata male. Mancano 14 giorni al 4 maggio e quel giorno verrà scritta la parola fine alla vertenza Bekaert. In tre anni tutti i governi e i ministri che si sono succeduti non sono stati capaci di trovare una soluzione a questa vertenza che, come tante altre, giace oggi sul tavolo del ministro Giorgetti, e che probabilmente vedrà la solita, drammatica, conclusione. Abbiamo assistito negli ultimi mesi ad una svolta negativa – ha aggiunto la Cisl – e il governo Draghi è mancata assolutamente ogni interlocuzione. E di fronte a ciò, la Regione e il suo governatore, Eugenio Giani, che dicono?”.
Per i sindacalisti possibili soluzioni erano state individuate e c’è ancora un progetto possibile per salvaguardare la siderurgia in Italia e in Toscana. “Un progetto – hanno spiegato Beccastrini e Franchi – che metteva in sinergia, dando forza reciproca alle acciaierie di Piombino, unico produttore italiano di rotaie, con il rilancio dello steel-cord della Bekaert di Figline. Che fine ha fatto tutto ciò? – Si sono chiesti – . Noi siamo fermamente convinti che l’Italia si cura con il lavoro, per citare lo slogan del 1 Maggio scelto da Cgil, Cisl e Uil, ma abbiamo assistito negli ultimi mesi ad una svolta negativa con questo governo”.

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