Come una vera e propria gita scolastica con tanto di programma e visite guidate, rimanendo però sempre in classe. Questo il progetto a cui, fra le tante scuole italiane, ha preso parte questa mattina la scuola primaria di Loro Ciuffenna con la sua classe 4B.
“CodyTrip”, questo il nome del progetto, è a tutti gli effetti un viaggio di istruzione, ma che si avvale di tecnologie digitali che permettono di visitare luoghi lontani senza spostarsi, per far vivere ai ragazzi un’esperienza formativa autentica.
La “gita” è organizzata da DIGIT srl, in collaborazione con l’Università di Urbino e con CodeMOOC net, con il patrocinio di Save the Children, Fondazione Mondo Digitale e Grey Panthers e con la partecipazione di Giunti Scuola.
Si tratta di una gita a Torino di due giorni, oggi 22 e domani 23 aprile. Il programma è suddiviso in attività i cui orari di inizio saranno rispettati per consentire alle scuole e ai partecipanti di collegarsi in tempo utile e di scegliere di partecipare solo a specifiche attività.
Una due giorni alla scoperta di monumenti e luoghi di interesse del capoluogo piemontese, con visite guidate alla Mole Antonelliana, al Museo Egizio e al Museo Nazionale del Cinema. Il docente camminerà a piedi per la città indossando i dispositivi necessari a coinvolgere in diretta i partecipanti.
Questa mattina i bambini della 4B di Loro, coordinati dall’insegnante Elisa Landi, in classe erano 15, con uno di loro che ha seguito la gita da casa perché assente, poichè, grazie a soluzioni tecniche appositamente studiate, il tutto può essere visto da un qualsiasi dispositivo collegato ad Internet, senza necessità di applicazioni specifiche.
“Tecnologia e immaginazione – si legge sul sito del progetto – consentono di spingere CodyTrip oltre i limiti di una tradizionale gita scolastica, estendendone la durata, offrendo esperienze esclusive, permettendo di interagire con migliaia di ragazzi di altre città, avendo a disposizione materiali originali e guide d’eccezione, annullando costi di partecipazione e tempi di viaggio e coinvolgendo le famiglie”.
