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Ampliare la videosorveglianza e lavorare in sinergia. I risultati del tavolo per la sicurezza sul Valdarno

Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica sul Valdarno. Si è svolta stamani in videoconferenza la riunione, presieduta dal Prefetto di Arezzo Anna Palombi, per fare il punto della situazione dopo gli incendi alle aziende di Levane e l’indagine della Dda di Firenze che ha portato alla luce possibili infiltrazioni della ‘ndrangheta nel comprensorio.
Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti delle forze dell’ordine provinciali, i sindaci della vallata e il portavoce del Comitato delle categorie economiche in rappresentanza delle associazioni degli imprenditori della zona.
Il primo dato che è emerso è un calo degli episodi di criminalità nei due anni appena trascorsi e nel primo trimestre del 2021, in linea con il trend nazionale.
I sindaci sono stati invitati ad attivare il collegamento in rete dei sistemi di videosorveglianza del territorio, di cui è capofila il Comune di Terranuova, e di quello con la Polizia di Stato e i Carabinieri, il “Controllo di vicinato”, che vede i cittadini collaborare con le forze di polizia e ad aderire al Protocollo, già firmato con il Comune di Arezzo, “Mille occhi sulla città” che prevede il coinvolgimento degli istituti di vigilanza per un’efficace opera di prevenzione.
Le associazioni di categoria sono state sollecitate a farsi parte attiva installando nei poli produttivi e nelle aree esterne alle aziende i sistemi di videoallarme e sicurezza antirapina, interconnessi con le forze di polizia, attuando così specifici Protocolli siglati a livello nazionale.
Rimarcata inoltre la necessità di definire protocolli di legalità nel settore degli appalti e delle pubbliche forniture, “affinché l’economia legale e i canali di impiego del denaro pubblico siano adeguatamente protetti”, soprattutto nella situazione di crisi sanitaria ed economica, per intercettare fenomeni criminali come il riciclaggio del denaro sporco e ogni potenziale tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata.
Il Questore dal canto suo ha confermato la massima attenzione delle Forze di polizia impegnate ogni giorno, compatibilmente con gli organici disponibili, nel capillare e costante controllo del territorio in chiave preventiva e di contrasto dei reati e il Comandante provinciale dell’Arma ha evidenziato l’importanza di rafforzare la circolarità delle informazioni provenienti dai residenti, che consente di realizzare il concetto della sicurezza partecipata del territorio.
Da parte loro, i rappresentanti delle istituzioni e delle categorie produttive hanno rinnovato l’esigenza di incrementare i controlli del territorio per fare in modo che la sicurezza realmente assicurata corrisponda il più possibile a quella percepita dalla popolazione.

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