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Lo fermano sulla Chiantigiana con un carico di bottiglie di alcolici e tenta di corrompere i carabinieri: “tenetene alcune”. Denunciato

Dovrà rispondere di ricettazione dei beni alimentari, di evidente provenienza furtiva, e di induzione alla corruzione di pubblico ufficiale. Nei guai con la giustizia è finito un albanese poco meno che trentenne, trovato con la macchina piena di bottiglie di alcolici e di prodotti alimentari. Un mini supermarket nel bagagliaio del mezzo, di cui l’uomo non ha saputo spiegare le origini. Ad un certo punto, vistosi scoperto, ha cercato di corrompere i Carabinieri che lo avevano fermato: “Scegliete le bottiglie che preferite”, ha detto ai militari, increduli, che non hanno potuto far altro che denunciarlo.
L’episodio si è verificato nel primo pomeriggio di ieri, quando gli uomini della Stazione di Cavriglia, impegnati nei consueti servizi di perlustrazione del territorio, sulla SR 408 della Chiantigiana, nel tratto che da Montevarchi porta a Cavriglia, hanno visto sopraggiungere una station wagon che procedeva a bassa velocità, provenendo dal fondovalle. Alla vista della pattuglia, l’automobilista ha iniziato a rallentare accennando anche ad un tentativo di manovra, ma desistendo quasi subito, dato che già si trovava nel campo visivo dei Carabinieri.
Il mezzo, ovviamente, è stato fermato e gli uomini in divisa hanno subito notato un evidente nervosismo nello sguardo del conducente, particolare che non è sfuggito. Procedendo con gli ordinari controlli sui documenti personali e di guida, i militari della Compagnia di San Giovanni hanno scoperto che l’uomo, un albanese residente a Roma, aveva alcuni precedenti per furti nei supermercati di ingenti quantità di generi alimentari.
Hanno quindi deciso di perquisire l’auto, rinvenendo, nel bagagliaio, un vero e proprio campionario di bottiglie di alcolici, distillati e superalcolici delle migliori marche, compresi vini pregiati toscani. In tutto 70 bottiglie, oltre a circa 7 kg di parmigiano reggiano, suddiviso in spicchi di circa 800 grammi. Il tutto per un valore complessivo di oltre mille Euro. Le forze dell’ordine hanno chiesto spiegazioni sulla provenienza degli alimenti, ma non hanno ottenuto alcuna risposta plausibile. L’uomo ha infatti fornito versioni contraddittorie, compreso il fatto che bottiglie e parmigiano si trovassero in macchina da svariati giorni. Scusa poco plausibile, in quanto i prodotti risultavano ancora “freschi” di frigorifero.
In evidente difficoltà, il trentenne ha “sparato” l’ultima cartuccia, aggravando ulteriormente la sua posizione. Come? Cercando spudoratamente a convincere i Carabinieri a lasciarlo andare offrendo loro, in cambio, le bottiglie che preferivano. Ovviamente il tentativo è andato a vuoto e il soggetto è stato deferito alla Procura della Repubblica di Arezzo per ricettazione dei beni alimentari, di evidente provenienza furtiva, e per induzione alla corruzione di pubblico ufficiale.
Le bottiglie e il parmigiano sono stati sottoposti a sequestro e restano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso accertamenti dei Carabinieri di Cavriglia per risalire ai legittimi proprietari. Quasi certamente si tratta di un supermercato in zona Valdarno dal quale la merce sarebbe stata trafugata.

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