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Servizio mensa scolastica a Cavriglia, “la conferma di un’eccellenza”

Prodotti a km 0, biologici e attenzione alle diete speciali. Questo ciò che caratterizza il servizio di refezione scolastica di Cavriglia e del Centro Cottura di Bomba, inaugurato nel 2016, che si conferma quindi “un’eccellenza” anche al tempo del Covid-19. Qualità del servizio di refezione scolastica, che è stata confermata anche a seguito della visita nei giorni scorsi al Centro Cottura Camst di Bomba da parte dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Cavriglia Paola Bonci e della Presidente della Commissione Mensa Angela Ermini.
“Per quanto concerne gli approvvigionamenti – fanno sapere dall’Amministrazione Comunale – e il mantenimento della qualità della refezione scolastica nelle scuole cavrigliesi, il grande lavoro e l’impegno profuso fin dai mesi estivi del 2020 dagli Amministratori, dagli uffici comunali, dall’Istituzione scolastica e dalla Società CAMST che ha in gestione il servizio, consentono oggi di trarre un bilancio più che positivo sia dal punto di vista degli accorgimenti presi per il contenimento del contagio che da quello della salvaguardia della qualità del servizio stesso”.
A questo ha contribuito anche la continuità del funzionamento della Commissione Mensa istituita a Cavriglia, composta da genitori, insegnanti e dal personale educativo. “Nonostante la pandemia e l’impossibilità di recarsi nei plessi per gli assaggi – continua l’Amministrazione – la Commissione infatti è rimasta punto di riferimento per l’utenza e fondamentale strumento della collaborazione che ha sempre caratterizzato il servizio”.
Grande soddisfazione per quella che si conferma a tutti gli effetti un’eccellenza. “Un lavoro pluridecennale – conclude l’Amministrazione Comunale – che oggi porta il frutto ad esempio di un menù sempre più condiviso, diversificato in invernale ed estivo, con materie prime di qualità e di origine controllata, ma soprattutto autorizzato dalla Azienda USL, con l’obiettivo di promuovere l’idea di un cibo sano per gli alunni, a partire anche dalla primissima infanzia nei nidi comunali, e per l’ambiente che ci circonda”.

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