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Bekaert. In attesa della convocazione al Mise. Fim Cisl: “Verificare la disponibilità dell’azienda a prolungare la cassa”

“A quanto ci risulta il Ministero dello Sviluppo Economico starebbe per convocare le parti sulla vertenza Bekaert per il 30 aprile o per il 3 maggio, ma sarà bene che prima chiami la multinazionale belga e si accerti della disponibilità a prolungare la cassa integrazione. Altrimenti l’incontro sarebbe del tutto inutile: non vogliamo andare a Roma per una veglia funebre”.
A dirlo è il segretario generale della Fim Cisl Toscana Alessandro Beccastrini che ricorda ancora una volta come il 4 maggio scadranno gli ammortizzatori sociali per i 120 lavoratori rimasti dello stabilimento di Figline.
“La convocazione è sicuramente tardiva, ma il Governo faccia la sua parte per non renderla anche paradossale senza il si dell’azienda a prolungare la cassa ci incontreremmo per sancire la definitiva morte dello stabilimento ex Pirelli di Figline. Sarebbe l’ultimo insulto ai lavoratori”.
Beccastrini risponde anche alla lettera inviata dai dipendenti a organizzazioni sindacali, sindaci del Valdarno, Città Metropolitana e Regione per prevedere la nascita di una sorta di bacino delle maestranze Bekaert dal quale attingere per le esigenze di manodopera delle realtà produttive dei vari comuni.
“In merito alle ultime vicende – precisa – riteniamo la lettera non firmata di alcuni lavoratori rivolta ai sindacati e alle istituzioni per trovare una soluzione pura demagogia. Sono tre anni che stiamo lavorando senza sosta a questa vertenza e l’unica speranza è legata all’impegno del Governo a portare in fondo le trattative avviate. Siamo invece d’accordo con la proposta emersa di un tavolo con le istituzioni locali per creare un bacino di lavoratori da cui attingere qualora ci siano dei posti di lavoro in Valdarno. E’ un’ipotesi di lavoro concreta e siamo pronti a lavorarci insieme alle altre forze sindacali”

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