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Truffe online: i Carabinieri di Levane denunciano professionista dello “smishing”

Ancora truffe online in Valdarno. Questa volta sono stati i Carabinieri di Levane a identificare il truffatore che era riuscito a sottrarre dal conto corrente della sua vittima 15 mila euro. Si tratta di un vero e proprio professionista dello “Smishing”, parola inglese che definisce una tecnica di frode evoluzione del fenomeno del “Phishing”, diffuso già da diversi anni. Il raggiro non passa più dalle false email di istituti di credito con le quali viene richiesto di fornire dati sensibili, ma dagli sms che si sono dimostrati più rapidi in quanto vengono letti facilmente anche dalle persone anziane.
Aperto il link per collegarsi ai servizi online della banca, i raggirati accedono a un sito “parallelo”, una sorta di clone dell’istituto bancario, nel quale riversano le proprie informazioni più riservate, consegnandole di fatto ai truffatori.
Così era accaduto anche a una 40enne di Levane. Nei giorni scorsi si è accorta che la app per la gestione dell’ home-banking, installata sullo smartphone, non funzionava più. Poco dopo ha ricevuto una telefonata da un sedicente operatore del servizio clienti del suo istituto di credito e, col pretesto di voler risolvere il malfunzionamento tecnico, è riuscito a convincerla che di lì a breve avrebbe ottenuto via sms le indicazioni per venire a capo del guasto e a farsi consegnare, attraverso l’inoltro di un link, le credenziali per gestire l’home-banking. Dati che nelle ore successive sono stati utilizzati dall’uomo per disporre un bonifico in proprio favore di ben 15 mila euro.
La donna però si è insospettita e, dopo aver annullato il bonifico, si è rivolta ai Carabinieri levanesi che sono riusciti a risalire all’identità del truffatore, grazie a una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari. E’ un pregiudicato rumeno, con precedenti specifici per simili raggiri, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo per tentata truffa aggravata.
Gli uomini dell’Arma della Compagnia di San Giovanni ricordano come “da queste nuove vicende emerge ancora una volta la necessità che i cittadini valutino con attenzione tutte quelle situazioni in cui si trovano di fronte a offerte troppo convenienti, o magari in cui vengono contattati da fornitori di servizi da loro non richiesti. Alla luce delle indagini degli ultimi mesi, ciò vale anche e soprattutto per i servizi di home-banking, che stanno diventando il terreno di caccia prediletto dei truffatori di tutta Italia”.

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