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Terranuova. Approvata una mozione di Ciarponi: “il Covid ha fatto danni psicologici enormi. Potenziare i servizi di sanità mentale”

Potenziare i servizi pubblici di sanità mentale, alla luce degli effetti psicologici della pandemia. Questa la richiesta arrivata alla giunta di Terranuova attraverso una mozione presentata mercoledì scorso in consiglio comunale a firma del capogruppo di “Insieme per Terranuova” Leonardo Ciarponi. Il documento è stato votato all’unanimità con l’accoglimento di un emendamento proposto dal gruppo consiliare del centro destra. Nel corso del suo intervento Ciarponi ha sottolineato come il Covid continui ancora a rappresentare un trauma per tutti i cittadini, generando un profondo disagio psicologico in una crescente fetta di società.
“Una pandemia dentro la pandemia – ha aggiunto- ad oggi ampiamente sottovalutata. Sempre più persone, infatti, sperimentano in questi mesi uno stato di stagnazione e di vuoto che, pur senza sintomi espliciti, colloca questi soggetti in uno stato di malessere mentale; non si tratta necessariamente di persone depresse, ma nemmeno di individui che prosperano. A ciò vanno poi a sommarsi l’isolamento sociale, il continuo e repentino cambio di abitudini, il senso di pericolo per sé e per gli altri, la consapevolezza di un nemico, il  Covid, invisibile ed insidioso, l’incertezza del futuro e molti altri fattori nocivi. L’attuale corsa al ritorno alla normalità, dettata più da ragioni economiche che sociali, sta ignorando quasi totalmente questo aspetto”.
Il capogruppo della maggioranza ha ricordato che, secondo un recente sondaggio realizzato da SWG, un italiano su tre reagisce in maniera negativa all’idea del ritorno ad una vita precovid. Sono il 12%, invece, i connazionali che a quell’idea abbinano solo emozioni negative. Emozioni che nella quasi totalità dei casi comprendono l’ansia ed il timore. In base poi ad una recente stima, gli psichiatri italiani si aspettano circa 800.000 nuovi casi nei mesi venturi. “Molti dei depressi di domani, temono, saranno quegli individui che oggi accusano questi stati di malessere diffuso. Occorre considerare che giovani ed operatori sanitari rappresentano per ovvi motivi due delle fasce sociali maggiormente esposte a questa emergenza nell’emergenza – ha proseguito Ciarponi -, ed è anche a queste categorie che il documento guarda con preoccupazione. Il benessere psico-fisico degli individui è una delle condizioni fondamentali per una ripresa ed una ripartenza che siano realmente tali, e purtroppo questo appare un tema trascurato anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con cui il Governo si appresta ad ottenere le risorse economiche del Next Generation EU”.
Il capogruppo del centro sinistra ha infatti ricordato che nelle oltre 160 pagine non si fa specifica menzione della salute mentale. “La questione è ahinoi datata, visto che negli ultimi vent’anni la spesa media in salute mentale dei bilanci delle Regioni italiane si è attestata attorno al 3,5% del totale della spesa sanitaria – ha precisato Ciarponi – . Un esempio controcorrente è rappresentato dalla Francia, che nell’ultimo anno ha assistito ad un aumento di circa il 20% della richiesta di servizi psichiatrici e psicologici, ed ha pertanto iniziato ad offrire dieci sedute di psicoterapia a spese dello Stato per giovani e giovanissimi. In un quadro di questo tipo – ha concluso – il settore dei servizi psichiatrici e psicologici è largamente presidiato da professionisti privati ai quali, pur non mancando iniziative solidali di tariffazione calmierata, non tutti i cittadini possono permettersi di accedere”.

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