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Assemblea della Fim Cisl davanti alla Bekaert. Parlano Beccastrini e un lavoratore. Appello alla Regione

“Le sei settimane che chiedevamo per prolungare la cassa integrazione non sarebbero servite per la reindustrializzazione del sito, ma per capire se c’era la possibilità di far entrare le Bekaert nella filiera dell’acciaio con Piombino. Chiediamo alla Regione di fare egualmente questa verifica”. Lo ha detto il segretario della Fim Cisl di Firenze e Prato Alessandro Beccastrini questo pomeriggio all’assemblea organizzata dal sindacato di fronte ai cancelli dell’azienda di Figline. Riguardo alla firma dei licenziamenti il 24 febbraio scorso Beccastrini ha puntualizzato. “Quando un’azienda apre una procedura di licenziamenti ci sono 75 giorni di tempo per trovare un accordo. Poi l’azienda può procedere. Quei 75 giorni scadevano il 24 febbraio, quando non si era ancora insediato il nuovo governo e le organizzazioni sindacali era sole. Qualcuno dice che era possibile stare all’interno del blocco dei licenziamenti? Voglio ricordare che oggi chi fa le cause le vince”.

Roberto Bertoncini ha intervistato Beccastrini e un lavoratore della Bekaert, Gino Turrini 

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