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Bekaert. La Cisl: “chiusura totale da parte dell’azienda”. Oggi assemblea nel piazzale dello stabilimento

“Nessuna possibilità di trovare un accordo , chiusura totale e completa assenza di certezze in quello che la Bekaert ha proposto al tavolo per ore nella serata di ieri”. Questo il commento della Fim Cisl all’incontro convocato dal Mise. Nessun passo indietro da parte della multinazionale belga, che procederà al licenziamento dei lavoratori.
“La discussione che ha visto la presenza del presidente Giani ha evidenziato come la Bekaert non sia interessata a reindustrializzare il sito di Figline, ma anche la tardiva convocazione di un tavolo finalmente di livello da parte del Governo – ha aggiunto il sindacato -. La verità è che da gennaio questa vertenza è finita nei cassetti a Roma ed è stata ripresa soltanto adesso, dopo che lavoratori, organizzazioni sindacali e territorio sono stati lasciati soli a cercare di mettere pezze ad una situazione sempre più difficile.
La filiera dell’acciaio in Toscana è idea degna, ma abbisogna di tempi che non sono più di questa vertenza.
C’è da chiedersi – ha concluso la Cisl – perché il Governo da gennaio ad oggi nonostante appelli accorati e lettere abbia solo negli ultimi 5 giorni provato ad esercitare un ruolo. Ci sarebbe da fare una riflessione sulle responsabilità di una crisi di governo che è stata per tantissimi lavoratori italiani una autentica roulette russa. Adesso attendiamo per la mattinata un verbale che sarà al 99 % impossibile da condividere e valuteremo da subito due filoni legali”.
La Fim ha poi annunciato per oggi pomeriggio un’assemblea nel piazzale dello stabilimento di Figline. “Ci sono gravissime responsabilità da vagliare attentamente, alcune emerse con forza nella serata di ieri”.

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