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Turismo. Nel 2020 in Valdarno -52,7% di arrivi e -45,6% di presenze

I dati pubblicati dalla Camera di Commercio di Arezzo, Siena a Grosseto sono eloquenti e testimoniano una contrazione del turismo, nel 2020, impressionante, che non ha risparmiato nemmeno il Valdarno,  anche se in maniera minore rispetto ad altre aree. I numeri provvisori inseriti nella “Rilevazione statistica del movimento dei clienti negli esercizi ricettivi” dalla Regione Toscana relativi all’anno passato delineano una nitida fotografia della gravità dell’impatto sul turismo provinciale a causa dell’emergenza sanitaria: gli arrivi, in provincia di Arezzo, sono crollati in media del 56%, mentre le presenze hanno subito una flessione del 47,5%. Un po’ meglio il Valdarno Aretino, ma la situazione rimane tragica. Nel 2020, nella vallata, gli arrivi sono stati 56.444, contro i 119.351 del 2019. Le presenze 219.921. L’anno precedente erano state ben 404.295.
Tutti gli ambiti turistici della provincia sono peggiorati rispetto al 2019 ma non tutti con la stessa intensità: quelli caratterizzati da una maggiore vocazione al turismo “naturalistico” sono riusciti ad intercettare meglio una domanda caratterizzata dalla riscoperta e rivitalizzazione sotto il profilo turistico di una parte rilevante delle cosiddette aree interne e marginali del paese, in cui isolamento e integrità ambientale hanno notevolmente rafforzato la capacità di attrazione.

ECCO IL DETTAGLIO CON I DATI DEL 2020 RISPETTO AL 2019 IN TUTTA LA PROVINCIA DI AREZZO

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