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Serristori, i sindaci:” il piano presentato dalla Regione traccia la ripartenza.Adesso chiediamo di agire in fretta”

Sul Serristori è arrivato un comunicato congiunto firmato dai tre sindaci del Valdarno Fiorentino e cioè Giulia Mugnai ,Piero Giunti e Daniele Lorenzini.
“Il piano presentato oggi dall’assessore regionale Bezzini traccia la strada per la ripartenza dell’Ospedale Serristori- scrivono i primi cittadini di Figline Incisa, Reggello e Rignano- anche nella prospettiva dell’uscita dall’emergenza Covid. Lo fa con un primo passo importante, ovvero prevedendo il rafforzamento dei servizi e alcuni investimenti straordinari attesi da molto tempo.È un segnale concreto di come ci sia stata una presa in carico da parte della Regione Toscana, che ha riconosciuto la necessità di rilanciare il nostro presidio ospedaliero e il suo ruolo essenziale e strategico nell’area metropolitana e in tutta la Toscana. Negli ultimi mesi, come sindaci del Valdarno fiorentino, abbiamo lavorato insieme a Regione e Ausl Toscana Centro per potenziare le risorse sia umane che economiche in forza al Serristori. Un obiettivo in linea anche con quanto raccomandato dal Recovery Fund, che riconosce un ruolo centrale alla sanità di prossimità e alla medicina sul territorio. È importante dunque che le indicazioni del nuovo piano vadano proprio in questa direzione.”
“Il Pronto soccorso del Serristori era già da tempo organizzato in modo tale da dover dirottare i casi gravi su altri ospedali- proseguono i sindaci- non avendo a disposizione la terapia intensiva e la chirurgia d’emergenza e soffrendo anche la carenza di risorse umane, una delle criticità storiche del presidio. Il nuovo piano riconosce al nostro ospedale un aumento del personale medico operativo che consentirà di garantire servizi di primo soccorso h24, oltre a un presidio fisso per le patologie minori com’era fino a prima dell’arrivo della pandemia, grazie anche al potenziamento dell’Area medica aggregata con l’ospedale di Ponte a Niccheri.Non meno importante è la creazione di un team unico di medici in servizio a rotazione tra i due presidi. Questa soluzione strategica permetterà di valorizzare le alte professionalità del personale sanitario, chiamato a misurarsi con una più ampia varietà di casi e non più, dunque, con solo alcuni aspetti dell’area medica o dell’area chirurgica. In questo modo riusciremo anche a prevenire la ‘fuga dei professionisti’, problema più volte emerso al Serristori a causa di un sistema che non consentiva un’adeguata valorizzazione delle risorse umane.”
Secondo i tre sindaci “il piano segna un salto di qualità per la chirurgia del Serristori, con il pieno utilizzo della sua dotazione che consentirà di passare da un reparto in funzione 5 giorni alla settimana a una chirurgia attiva 7 giorni su 7, ovvero dai 100 interventi alla settimana dell’era pre-Covid fino ai 300 stimati con la nuova organizzazione. Sono previsti investimenti in diagnostica, l’ampliamento posti letto di medicina e un rapporto immediato con i medici di famiglia, così da dare risposte ai bisogni reali del territorio.Adesso chiediamo però di partire in fretta, cominciando con la piena ripresa dell’attività chirurgica già dal mese di giugno. Noi sindaci ci impegniamo a verificare in maniera costante e fin da subito che gli impegni siano mantenuti. Non possiamo permetterci altre promesse prese e poi disattese. Il dramma della pandemia ha quanto meno offerto un’occasione storica per ripensare la sanità territoriale. Ed è un’occasione che non possiamo perdere.”

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