Un atto gravissimo per il quale è pronta una denuncia. E i responsabili di quanto avvenuto, ben presto, potrebbero essere identificati. Lo ha detto la sindaca di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai in merito agli atti di vandalismo alla lapide del Generale Dalla Chiesa, ma non solo.
“Atti gravissimi, inqualificabili – ha tuonato la sindaca -. Polizia municipale e carabinieri hanno visionato le immagini del sistema comunale di videosorveglianza, nelle quali i soggetti che hanno compiuto questi danni risultano riconoscibili. C’è un’indagine in corso e le forze dell’ordine sono al lavoro per identificare in fretta i responsabili. Il Comune di Figline e Incisa Valdarno sporgerà denuncia per i danni subiti da tutta la città”. I vandali non si sono limitati a danneggiare la lapide di uno dei simboli della lotta alla mafia. La conta dei danni parla infatti di cartelli stradali abbattuti, fioriere e vasi degli esercizi commerciali divelti, finestrini sfondati a un furgone del Comune e a un’auto privata nella zona tra i Giardini Morelli e piazza Ficino, oltre ad alcuni cestini della raccolta differenziata lanciati nel torrente Ponterosso. Un’autentica follia.

I frammenti della lapide commemorativa del Generale Dalla Chiesa sono stati nel frattempo recuperati e temporaneamente ricomposti dal personale del Comune, in attesa di collocare una nuova targa. “A questo proposito, – ha spiegato il Comune di Figline Incisa – un cittadino si è offerto di coprire tutte le spese della riparazione: il signor Franco di Firenze (così ha chiesto di essere identificato, senza diffondere altre sue generalità), appresa la notizia al notiziario dell’emittente televisiva Rtv38 ha contattato la redazione dicendosi disponibile a finanziare l’operazione, come già – ha spiegato – aveva fatto in occasione di simili episodi di vandalismo. Con una sola raccomandazione: quella di fare in fretta”.