“La Regione di concerto con il Comune di Cavriglia e gli enti locali del Valdarno apra un confronto proficuo per riassorbire alcuni lavoratori disoccupati nei cantieri strategici che si apriranno a breve, come quelli per il recupero dell’ex area mineraria di Cavriglia o della variante alla regionale 69 nel Valdarno fiorentino”.
E’ la proposta avanzata dal sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni durante l’assemblea di stamani al Circolo Sociale “Il Giardino” di Figline, convocata dalla sindaca Giulia Mugnai, alla presenza del Governatore toscano Eugenio Giani, dei rappresentanti sindacali e dei sindaci della vallata, per parlare del futuro dei 113 ex dipendenti della Bekaert in Naspi da tre settimane, dopo la fine della cassa integrazione in deroga.
Il primo cittadino ha ricordato che a Cavriglia partiranno i lavori per realizzare il tunnel del Porcellino, con i proventi delle terre della Tav, e di riqualifica dell’area mineraria, in particolare gli interventi che Ferrovie inizierà nei prossimi mesi per costruire una collina schermo proprio con il materiale di scavo del passante ferroviario Alta Velocità di Firenze. “Opere infrastrutturali che cambieranno il volto del nostro territorio e della viabilità valdarnese – ha ripreso Degl’Innocenti o Sanni. La crisi economica e sociale originata dalla pandemia sta causando ripercussioni importanti anche nei nostri territori ed ancora è difficile comprendere fino a che punto. Per questo credo sia opportuno e utile che la Regione, di concerto con gli enti interessati, avvii fin da subito un confronto per ricollocare il maggior numero possibile di disoccupati a lavorare in quei cantieri. E in particolare a parlare con Enel per cogliere l’opportunità di riassorbire le maestranze professionali che purtroppo hanno perso il lavoro in questi anni e negli ultimi mesi come quelli della Bekaert di Figline”.
Il presidente Giani e i presenti hanno accolto con favore l’idea e presto sarà convocato un incontro per discutere la fattibilità di un’iniziativa potenzialmente in grado di fornire almeno una parziale risposta a molte persone che hanno l’assoluta necessità di rientrare nel mercato del lavoro.