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Cavriglia. Un 2 giugno speciale nel ricordo di “Ivo il Tardivo”

Il “filo rosso” che ha unito i tre eventi organizzati a Cavriglia per la Festa della Repubblica 2021 è legato ad un film che, negli anni novanta, fece balzare il paese delle miniere alle cronache nazionali. Il cast, per settimane intere, prese possesso del vecchio borgo di Castelnuovo dei Sabbioni, trasformandolo in un set cinematografico dal quale poi sarebbe stata sviluppata la trama di un film uscito nelle sale nel 1995. “Ivo il Tardivo” è stato uno dei film che hanno reso celebre Alessandro Benvenuti, attore e regista da sempre legato a Cavriglia e al suo territorio. Quando annunciò all’allora sindaco di allora Enzo Brogi di voler girare la pellicola proprio nell’antico nucleo storico di Castelnuovo, le reazioni furono entusiastiche e così partì la grande avventura. A distanza di 26 anni, ieri, in occasione della ricorrenza del 2 giugno, sono state organizzate una serie di iniziative culturali con al centro proprio Benvenuti a cui, nel 1996, fu consegnata la cittadinanza onoraria di Cavriglia. Nel Palazzo Comunale è stato collocato il dipinto “Liberi di volare” dell’artista Massimo Scarino, che lo ha donato all’amministrazione comunale. Un’opera legata alla pellicola di Benvenuti, perchè nasce dall’acquisizione, da parte dell’artista, di alcune lamiere provenienti dal set di “Ivo il tardivo”, riproducenti uccelli che si liberano in volo.
E’ un messaggio di libertà, richiamando il desiderio della comunità di tornare alla vita normale dopo quasi un anno e mezzo di pandemia. C’è stato poi il taglio del nastro della nuova biblioteca di Castelnuovo dei Sabbioni intitolata a Rambaldo Macucci, uno storico abitante del vecchio borgo. Rambaldo è stato la fonte di ispirazione per “Ivo il tardivo” in quanto storico abitante del paese, artista, scrittore, un raccoglitore di memorie profondamente legato al borgo. All’ingresso della biblioteca un murale realizzato da Antonella Iacopozzi raffigurante Macucci ed Alessandro Benvenuti, riprendendo una storica foto dal dietro le quinte del set a Castelnuovo.
La nuova biblioteca, nell’attesa di poter recuperare al cento per cento la possibilità di usufrutto degli spazi, vedrà garantito all’utenza il servizio di prestito dei libri e ci sarà un’interazione con quella del capoluogo.
Poi, al museo Mine, è stato presentato proprio il libro su Ivo il Tardivo curato da Enrico Zoi, giornalista e scrittore specializzato nel cinema. Nel testo, ad una prima parte di cronaca, piena di aneddoti, segue un’attenta analisi che fornisce possibili chiavi di lettura a una pellicola affascinante quanto enigmatica, fra le prime a toccare tematiche come l’autismo in maniera originale e suggestiva. Una ricca carrellata di foto esclusive, scattate durante la lavorazione del film dal fotoclub “Il Palazzaccio” di San Giovanni ha completato l’omaggio al film. “Ivo il Tardivo” , quando uscì nelle sale cinematografiche, ebbe un ottimo riscontro di pubblico e di critica. Ivo era l’ultimo di una simpatica stirpe di matti e unico abitante di un paesino abbandonato. Un film figlio del genio cinematografico di Alessandro Benvenuti, che all’epoca suscitò grandi attenzione mediatica portando il nome di Cavriglia alla ribalta delle cronache nazionali.
“Ricorderemo per sempre questo 2 giugno” Queste le parole del Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni. “Prima di tutto per l’omaggio alle nostre elettrici del 1946, poi per la consegna di due opere alla Comunità.
In particolar modo la nuova biblioteca arricchisce sotto il profilo culturale Castelnuovo dei Sabbioni, tocca ai nostri cittadini renderla viva ogni giorno, ancor più quando questa pandemia sarà solo un ricordo.”

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