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Si sbloccano i lavori dell’alta velocità. L’8 giugno arrivano in Valdarno le “prime” terre della Tav

Ci siamo. L’8 giugno riprenderanno i lavori dello snodo fiorentino dell’alta velocità e in Valdarno inizieranno ad arrivare le terre della Tav. Una data per certi storica per la vallata, che potrà utilizzare oltre 21 milioni di euro per la realizzazione di opere strategiche. 14,5 milioni di euro andranno a Cavriglia, 5 milioni a San Giovanni e 1 milione a Figline Incisa. Risorse legate al risarcimento di un disagio legato al traffico stradale che le popolazioni della vallata ed i lavoratori potrebbero subire durante il passaggio dei treni diretti a Santa Barbara. Da martedì, quindi, inizieranno a transitare i primi convogli con a bordo le terre ricavate dallo scavo tradizionale provenienti dal cantiere della stazione Foster di Firenze. Terra indispensabile per realizzare una collina schermo atta alla riqualifica di una piccola parte dell’area mineraria di Cavriglia.
Inizialmente i disagi saranno contenuti in quanto il numero di convogli sarà limitato e comunque fuori dagli orari di punta. Le amministrazioni comunali coinvolte hanno infatti preteso che all’interno della convenzione ci fossero indicazioni precise sul transito, evitando il passaggio dei treni tra le 7 e le 9 del mattino, tra le 12 e le 14 e tra le 17 e le 19. Per evitare comunque code e rallentamenti, sarà comunque realizzato un sistema di monitoraggio e di segnalazione delle chiusure dei passaggi a livello che si trovano lungo il percorso. Sono quelli posti in corrispondenza di viabilità pubbliche molto importanti e trafficate: via Gadda e via Ponte alle Forche, nell’omonimo quartiere sangiovannese e lungo la nuova Sp 14 delle Miniere, in prossimità delle frazioni di Porcellino e Cetinale.
Il monitoraggio avverrà sia attraverso le informazioni che Rfi potrà fornire sull’apertura e chiusura dei passaggi a livello, sia attraverso l’approntamento di una sensoristica specifica, che integrerà le informazioni fornite da Rete Ferroviaria Italiana. I cartelli informativi saranno posti lungo le principali viabilità di accesso, possibilmente prima o in corrispondenza di incroci stradali, in modo da consentire ai conducenti degli autoveicoli di poter scegliere viabilità alternative nel caso sia segnalata la chiusura del passaggio a livello. In base ad una prima valutazione, saranno otto i cartelli informativi che verranno collocati. Le informazioni raccolte nel monitoraggio saranno trasferite attraverso un sistema di comunicazione ad un server, che grazie ad uno specifico software elaborerà i numeri raccolti e trasmetterà i relativi dati ai cartelli informativi, che potranno essere utilizzati anche per altri tipi di informazioni. L’investimento complessivo dell’intero progetto è pari a 225.000 euro. Il 40% sarà a carico del comune di Cavriglia, il 40% del comune di San Giovanni e il 20% del comune dio Figline Incisa.
I tre sindaci hanno espresso grande soddisfazione per lo sblocco dei lavori della Tav. “In un momento drammatico come quello che stiamo attraversando legato alla crisi sanitaria ed economica causata dall’epidemia, l’avvio di queste opere rappresenta un risultato straordinario anche per il lavoro – hanno detto Sanni, Vadi e Mugnai -. Con le risorse in arrivo infatti avvieremo cantieri che permetteranno la risoluzione del problema viario presso l’area del Porcellino ed in molte altre zone del Valdarno, la realizzazione del tunnel e l’inizio dei lavori di riqualifica della parte dell’area mineraria interessata dalla collina-schermo. Davvero una notizia fondamentale per tutto il territorio che si appresta a realizzare una serie di opere infrastrutturali tra le più importanti mai eseguite dal dopoguerra a oggi”.
L’opera più importante, il cui progetto è già pronto, che verrà realizzata grazie ai fondi dell’alta velocità è il tunnel che consentirà di collegare la Strada Provinciale 14 delle Miniere alla Regionale 69, bypassando lo snodo del Porcellino, aumentando così la qualità della vita dei residenti della zona, e semplificando i collegamenti con l’area industriale cavrigliese, l’ex area mineraria, il futuro Parco dello Sport, ma anche allo sviluppo dell’area industriale di Bomba, che avrà uno sbocco privilegiato con la 69 e l’A1. Inoltre le risorse saranno impiegate per la messa in sicurezza della frazione del Porcellino tra i comuni di San Giovanni Valdarno e di Figline Incisa Valdarno e per un’altra serie di opere strategiche legate alla mobilità del fondovalle, in particolare nel comune di San Giovanni Valdarno.

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