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L’altra domenica di Leonardo De Nicola. Coerente….chi?

È stato ampiamente sfondato il muro dei 200 transfughi parlamentari e cioè tutti coloro che, senatori e deputati, hanno cambiato casacca nel corso di questa legislatura. Un tale Marilotti, eletto con i 5 Stelle, ha traslocato addirittura 5 volte, seguito ad un’incollatura da Gregorio De Falco, l’integerrimo…uomo che dalla capitaneria di porto che richiamava duramente all ordine il capitano Schettino all’isola del Giglio. Tutti questi passaggi, in numero più che cospicuo e (diciamocelo) ben oltre il limite della decenza rendono ovviamente fiato a coloro che vorrebbero il cosiddetto “vincolo di mandato” fra elettore ed eletto.
Come molte regole, anche questa nasce con buone motivazioni e cioè con la possibilità di non seguire il manovratore se quest’ultimo porta la macchina a deragliare. Così come hanno sane ragioni di esistere l’immunità parlamentare, (difesa da reati di opinione o comuni) e l’indennità percepita (non può partecipare alla vita politica democratica il solo Trump o il Berlusconi di turno). È l’ uso distorto ed in certi casi miserrimo che rende discutibili regole e principi ed è ciò che si sta verificando e che merita un serio approfondimento. La bassa credibilità della nostra politica è sotto gli occhi di tutti: al fenomeno dilagante del trasformismo aggiungiamoci pure quanto da tempo sia oramai divenuta quasi marginale la volontà popolare espressa nelle urne ed il quadro è completo (e non si parla di “populismo” ma di un qualcosa di molto diverso).
Allargando il quadro possiamo poi dire come il “nostro” sia davvero un paese particolare. Si chiede la “coerenza” intellettuale alle persone comuni, a chi guadagna 1300 euro al mese e si legittima tutto o….quasi quando si parla di politici, sportivi, personaggi dello spettacolo, persino qualche giornalista. Sotto la parola “professionista” si accettano e spesso si legittimano giravolte a 360 gradi, cambi di campo e di maglia. Il risultato finale è quello di un quadro desolante e di un “etica” a corrente alterna che non definisce di sicuro un percorso comune e serio per la nostra società di oggi.

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