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Terranuova. La grande macchina della solidarietà in questo anno e mezzo di pandemia

Un anno e mezzo di pandemia. Morti, ospedali pieni, aziende in crisi. Ma anche tanta solidarietà. E’ il famoso rovescio della medaglia. Da marzo 2020, anche in Valdarno, è partita a pieni giri una macchina solidale straordinaria, che ha consentito di raccogliere soldi, acquistare pacchi alimentari e dispositivi di protezione per i sanitari. Terranuova non ha fatto eccezione, con decine di famiglie assistite. 35 volontari si sono impegnati per preparare i pacchi e reperire vestiti, pannolini, latte in polvere e altri beni di prima necessità. E poi commercianti e aziende che hanno donato e continuano tuttora ad offrire pane, frutta, verdura, carne, caffè. Una macchina che non si è mai fermata. Il lavoro è strutturato in una prima fase che serve per stilare la lista della spesa insieme alle famiglie coinvolte, adeguando così il pacco alle necessità familiari e calibrandolo anche in base alla presenza di bambini, ed in una seconda fase logistica che serve per il ritiro dei prodotti e il loro confezionamento. Tutto è programmato al dettaglio. La preparazione delle spese avviene seguendo una precisa logistica: la mattina si ritirano i prodotti che comporranno i pacchi come concordato, i volontari allestiscono scrupolosamente le buste all’interno del circolo Bocciofilo dove, nel pomeriggio, avviene la consegna alle famiglie che ne hanno diritto. Grazie all’aiuto degli operai del Comune, che accompagnano sin dall’inizio il progetto della solidarietà alimentare, sia nella parte logistica che in quella operativa, è stato possibile consegnare i pacchi direttamente a casa delle famiglie che avevano difficoltà a ritirarli di persona. Un servizio ulteriore che è stato molto apprezzato.
E con il passare del tempo i pacchi si sono riempiti anche di pane, frutta e verdura fresca e nei mesi invernali non sono mancati sacchi di pellet e con la legna per il riscaldamento domestico. Un’attività senza sosta che si concretizza in centinaia di pacchi confezionati. Le richieste pervenute agli uffici del servizio sociale comunale, motore della macchina organizzativa, vengono selezionate in base ai criteri socioeconomici delle famiglie e, una volta accolte, le domande sono studiate attraverso un’attenta analisi dei bisogni familiare. Nel corso di questi mesi, infatti, si sono presentate necessità contingenti che si è cercato di accogliere. Le famiglie hanno avuto bisogno anche di biancheria, vestiti, prodotti per la scuola, ed i volontari, attivissimi, vero fiore all’occhiello dell’intero progetto, si sono adoperati per reperire anche i prodotti non di tipo alimentare. Ore e risorse impegnate al servizio dell’altro, del più fragile, per esprimere al meglio il senso di una comunità solidale come è quella di Terranuova.

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