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Angiolini dopo la bufera. “Grave errore il mio. Ho offeso le donne. Mi sono dimessa subito giovedi sera senza alcuna sollecitazione”

“Non ho riflettuto, ho scritto di impulso, dimenticando anche il mio ruolo di presidente della commissione pari opportunità della Provincia”. Lo ha detto al collega de La Nazione Rossella Angiolini all’indomani della bufera che si è scatenata a seguito delle sue frasi infelici sulle donne di sinistra. Ieri si è dimessa dal suo ruolo, precisando anche che la sua scelta è arrivata prima della sollecitazione di Silvia Chiassai Martini.
“Tornassi indietro non mi permetterei mai di scrivere una cosa del genere – ha detto – . Mi turba enormemente aver offeso le donne con quel termine, siano esse di destra, di sinistra o come vogliono loro. Mi sono anche meravigliata che quel post abbia suscitato tante reazioni violente, non lo ritenevo nemmeno così interessante. Non immaginate cosa mi scrivono su Facebook, a un certo punto ho smesso di guardare perché non ce la facevo più”.
Angiolini ha poi parlato delle motivazioni che l’hanno spinta a scrivere quel post. “Ero arrabbiata, il delitto Saman mi ha colpito in modo forte e vedevo che da parte delle donne di sinistra non c’è stata quella mobilitazione avvenuta ad esempio per il Ddl Zan o per il caso Floyd. Sa cosa mi dà più fastidio? Prima Letta, poi pure il segretario provinciale del Pd Ruscelli: entrambi parlano di femminicidio, ma qui c’è molto di più. E’ un femminicidio frutto di una cultura diversa, una cultura che non riconosce libertà alla donna”.
E veniamo alle dimissioni. “Ho deciso giovedì sera dopo che il caso era esploso. Ho inviato la lettera di dimissioni alla presidente della Provincia ieri mattina alle 9 ritenendo che il mio grave errore non consentisse più la permanenza alla guida delle pari opportunità. Ho dato immediatamente le dimissione senza sollecitazione alcuna prima che Chiassai me le chiedesse”.

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