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Sarri incontra Guccini, il suo idolo da ragazzo. La serata immortalata da Marino Bartoletti

Ha immortalato, in una foto, un momento conviviale tra l’attuale allenatore della Lazio, il valdarnese Maurizio Sarri e un grande della musica italiana, Francesco Guccini. A farli incontrare è stato un giornalista italiano molto conosciuto, Marino Bartoletti, amico di Sarri, al punto che, nel 2019, partecipò, al Teatro Garibaldi, all’evento di presentazione del libro sui 100 anni del Figline Calcio. In quell’occasione ospite d’onore fu l’allora allenatore della Juventus, reduce tra l’altro dalla partita di Supercoppa e tra i relatori proprio Bartoletti.
“L’Orso del Valdarno era una vita che voleva conoscere l’Orso di Pavana, suo mito sin da quand’era adolescente – ha scritto il giornalista sui social -. Ed è stato un incontro bellissimo, fra due nuovi amici che non la smettevano più di parlare e di parlarsi. Il testimone è vincolato al segreto, ma vi assicuro che dai loro dialoghi si potrebbe scrivere un libro. Guccini che chiedeva a Sarri di Ronaldo, Sarri che chiedeva a Guccini di Bertoncelli (quello de “L’Avvelenata”). Guccini che chiedeva a Sarri chi vede favorito per il campionato (ottenendo una riposta sorprendente) e Sarri che chiedeva a Guccini se, quando compone, nasce prima il testo o la musica (“Quella che nasce è sempre un’idea, caro Maurizio)”. La cosa buffa – ha aggiunto Bartoletti – è che il più curioso dei due sembrava il Maestrone: che però, quando ha cominciato a volare alto raccontando come (e perché) ha scritto le sue prime canzoni – divagando fra i carrarmati americani Sherman vicini al mulino di famiglia, la genesi del rock ‘n roll, i canti trobadorici del ‘200 e la traduzione in dialetto pavanese delle commedie di Plauto – non ce n’è stato più per nessuno! Inatteso punto in comune babbo Amerigo (per Sarri) e zio Amerigo per Guccini (quello della canzone che, dall’America dov’era andato a fare il minatore, “tornò come fan molti, due soldi e giovinezza ormai finita…”)
L’Orso del Valdarno non voleva andare più via. Poi si è ricordato che fra un paio di settimane comincia il ritiro.
Lo confesso: mi invidio un po’!”, ha concluso il noto giornalista.

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