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A Montemarciano prima si sale in bici e poi si inizia a camminare. L’ultima vittoria di Benedetti in una terra che trasuda di ciclismo

Gabriele Benedetti con una fuga di 150 km (un record) ha vinto a Seano il campionato italiano under 23 di ciclismo. Ieri, girando con la mia bici in compagnia del mio carissimo amico Stefano Guerrini da San Clemente di Rignano ho incrociato sulla Setteponti il ragazzo di Montemarciano, terra consacrata allo sport del pedale. Vestiva la sua nuova fiammante maglia tricolore con lo sponsor della Zalf, la sua squadra, storico marchio del ciclismo dei “puri”. E per un attimo ho rivisto e ripensato a tutti i protagonisti partoriti dalla nostra terra. Montemarciano, dove forse si sale in bici prima ancora di camminare, è il paese di Rinaldo Nocentini, maglia gialla al Tour e di Failli, che si diletta oggi con successo nel mondo della Mountain bike. Il paese dove il 90% degli abitanti di sesso maschile ha provato, almeno per una volta, a salire su una bici e a sognarsi corridore. Fin dai tempi della Arvilla degli anni 60, raccontata bene dal compianto Egidio Morandini. Ma è tutta questa fascia collinare del nostro Valdarno devota al ciclismo. Un’area che potremmo localizzare da Pian di Scò a Loro Ciuffenna. Il tricolore lucente di Gabriele si ricollega idealmente alle maglie indossate nel passato da altri valdarnesi: Marcello Ciolli, Marcello Mealli, Claudio Brandini, Enzo Ragnini e pone al centro della scena questo ragazzo dalla faccia pulita e dagli occhi chiari come il cielo terso. Senza dimenticare Madrucci, imbattibile negli sprint. Fremiti di orgoglio e di gioia.

Il numero appena uscito in edicola di Bici Sport che celebra il titolo nazionale di Gabriele Benedetti
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