Approda in Regione la vicenda del Cromo e Cromo Esavalente rinvenuto in uno dei 29 pozzi di campionamento delle acque sotterranee, esterno e a monte idraulico della discarica di Podere Rota. Sono stati gli accertamenti previsti ogni anno nell’ambito del Piano di Sorveglianza e Controllo dell’impianto di smaltimento terranuovese, concordato con l’autorità competente e realizzato periodicamente dal gestore Csai per tenere sotto controllo la qualità ambientale dell’area interessata, a certificare valori dei due metalli nel piezometro N2s, appunto uno dei pozzi esterno e a monte delle vasche, “non in linea con quelli storicamente registrati e del tutto anomali anche in rapporto all’assetto idrogeologico dell’area”. La Lega in Regione ha quindi presentato una interrogazione specifica.
“Riteniamo sia utile – ha detto il consigliere regionale Marco Casucci – fare piena chiarezza riguardo alla presenza di cromo nei terreni di riporto conseguenti ai lavori stradali effettuati sulla Provinciale 7 di Piantravigne. A tal proposito, vista la delicatezza della questione, abbiamo prodotto una interrogazione in cui chiediamo alla Giunta se e quali iniziative urgenti abbia fin qui adottato o s’intendano realizzare affinché venga dissipato ogni possibile dubbio sulla vicenda, con particolare riguardo alla potenziale correlazione tra le suddette opere stradali ed i fattori inquinanti”.
“Pensiamo che, unitamente all’opera già effettuata da Csai, sia doveroso affidare ad Arpat un ulteriore opportuno approfondimento sui pozzi di campionamento delle acque sotterranee di Podere Rota e nel nostro atto chiediamo pure come s’intenda procedere alla completa bonifica dell’area contaminata, ovviamente puntando a preservare la salute pubblica ed ambientale, considerato anche l’alto valore paesaggistico della zona interessata. Insomma – ha concluso il rappresentante della Lega – mai come in casi come questo, è d’obbligo agire prontamente e bene”.