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Addio a Carlo Brandini Dini, decano dei giornalisti aretini. Molti i legami professionali con il Valdarno

Era un grande giornalista Carlo Brandini Dini. Uno della vecchia scuola, “pane al pane” e “vino al vino”, senza peli sulla lingua. Un decano, legatissimo alla città di Arezzo, ma anche al Valdarno, dove aveva collaborato negli anni novanta all’interno della redazione sportiva dell’emittente Rtv2 di Figline. Carlo è morto ieri sera all’età di 83 anni. Per 30 anni è stato corrispondente per Arezzo della Gazzetta dello Sport e ha fatto parte dell’ufficio indagini della procura federale della FIGC. Tra le sue grandi passioni il calcio, con l’Arezzo e la Giostra del Saracino, di cui è stato Magistrato. Dal 1994 era Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Una onorificienza che aveva ricevuto dal Capo dello Stato. Ex consigliere comunale nelle fila della Dc, era il giornalismo il grande amore della sua vita. Seguiva il calcio e a metà negli anni novanta fu contattato dagli allora proprietari dell’emittente valdarnese Rtv2, con sede a Figline, per chiedergli di collaborare con una trasmissione, all’epoca, seguitissima, “Indice Puntato”, una sorta di “processo del lunedì” sui temi calcistici della domenica. In veste di opinionista Carlo Brandini Dini dette il meglio di se, con puntate memorabili e polemiche mai becere, ma frutto di una preparazione, a monte, mai banale. Carlo ha avuto un rapporto molto stretto anche con altre emittenti tv, tra cui Teleonda, ad Arezzo, anche in questo caso nella veste di giornalistica calcistico, con infinite discussioni sull’Arezzo. Recentemente collaborava con Leonardo Franceschi e la sua trasmissione web “Chiaro e Tondo”. Con lui se ne va un pezzo di storia. La salma è esposta alla Misericordia di via Garibaldi. Domani, alle 9.30 i funerali si terranno in forma privata nella chiesa di San Michele. L’intero staff di Valdarno 24, compreso ovviamente il direttore Marco Corsi, amico personale di Brandini Dini, si stringe con affetto attorno alla moglie Paola e ai figli Stefano e Francesca.

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