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“Decoro e degrado a Moncioni”. Siamo Montevarchi: “Molte criticità”

Il movimento politico “Siamo Montevarchi”, in questi giorni, ha effettuato un sopralluogo a Moncioni, venti giorni dopo la visita che il sindaco Chiassai aveva fatto nella ridente frazione collinare. Il quadro che ne è venuto fuori è stato definito non propriamente edificante. All’inizio della salita, dopo lo sfalcio delle banchine stradali, è stato notato che i fossi di guardia e di scolo ai lati della strada sono pieni di erba di risulta e questo potrebbe creare qualche problema ai primi temporali estivi. E’ stata poi “denunciata” la quantità notevole di delimitatori stradali distrutti, tranciati, piegati ai lati della carreggiata.
“La Chiassai salendo verso il fresco castello non se ne è accorta? – Ha ironizzato Siamo Montevarchi – . Forse gli accumuli di fieno nei fossi e la segnaletica stradale “bassa” tranciata non si prestano a farsi ritrarre o ad incrementare i quotidiani comunicati? Non c’ è che dire, tutto ciò denota quanta sia l’attenzione per la sicurezza stradale di certi amministratori”.
Proseguendo nella salita, ecco una una frana. “Siamo certi che la Chiassai confiderà ancora nella buona stella della Regione, quell’ente che nell’interpretazione di questo sindaco assume la veste metaforica del tema del doppio: ora Mister Hyde quando c’è da attaccarla per i temi sanitari, ora Dottor Jekyll quando c’è da farsi elargire contributi milionari”, ha sottolineato il movimento politico, che ha ricordato come molto probabilmente,
la gatta da pelare sarà lasciata in eredità al nuovo sindaco.
Tra le “curiosità” segnalate, al Belvedere, un avviso affisso su un cassonetto intelligente e appiccicato da settimane che annuncia la “salita” del sindaco, firmato da una persona “che evidentemente è autorizzata ad utilizzare i cassonetti come bacheca. “Con l’occasione abbiamo ritratto anche un altro paio di “isole ecologiche” emananti un fetore simil discarica che potete apprezzare anche voi anche se solo visivamente – ha aggiunto il movimento -. Nel caso che qualcuno rimanga senza olio per friggere può approfittare di quello posato attorno al raccoglitore stracolmo. Non c’è che dire, un bel biglietto da visita per chi si accinge agli albeggianti concerti danteschi”. Ma le maggiori problematiche Siamo Montevarchi le ha individuate in prossimità della scuola: finestre rotte ed erbacce che sormontano quella che fu un’altalena. “Ce ne torniamo in piano con una certezza – ha concluso il movimento -: la Chiassai avrà rassicurato tutti che se la rieleggeranno farà tutto quello che non ha fatto utilizzando i soldi provenienti dalle aree pubbliche cedute ed edificate per fini commerciali, per le quali da tempo l’acquirente ha versato il corrispettivo nelle casse comunali. Corrispettivo che pare aver trovato qualche difficoltà a risalire i muri moncionesi vista l’erta da affrontare, ma si sa: dal promettere al fare ci son di mezzo interviste, serate televisive, ecc. mica si può pretendere che un sindaco si faccia in quattro…”

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