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Ieri l’autopsia sul corpo di Valentina Bencini. Chiesta la restituzione della salma

Due mesi di tempo per fugare ogni dubbio e rispondere alle domande della Procura di Siena. “Per quale causa è morta Valentina Bencini?”. Il corpo della 49enne originaria di Montevarchi, ieri pomeriggio, è stato sottoposto ad autopsia al Policlinico Le Scotte, ma ci vorranno sessanta giorni per fare chiarezza su una vicenda che ha spinto gli inquirenti ad aprire un’inchiesta. Valentina, infatti, è stato trovata senza vita venerdì scorso nella sua casa di San Gusmè, nel comune di Castelnuovo Berardenga, 24 ore dopo che aveva ricevuto la prima dose di vaccino Moderna. L’autorità giudiziaria, ovviamente, vuole valutare se ci sia stato un nesso tra un decesso così improvviso e la somministrazione del vaccino anti Covid e queste risposte le potranno dare solo gli accertamenti clinici sulla salma. L’esame autoptico, come riportato dal quotidiano La Nazione e dai colleghi di Siena, è stato effettuato dal professor Marco Di Paolo ed è durato un paio d’ore. Presente anche il medico legale nominato dalla famiglia Bencini. Serviranno ulteriori accertamenti per capire meglio cosa possa essere successo e quale è stata la causa della morte di una donna nel pieno della vita, che da tutti veniva descritta come una persona in forma. Il legale della famiglia ha chiesto la restituzione della salma per consentire a Valentina di essere salutata per l’ultima volta, quasi sicuramente nella sua Montevarchi, la città in cui era nata e a cui era sempre legata. Non a caso sono state centinaia, anche sui social, le testimonianze di affetto e i momenti di ricordo. 49 anni sono troppo pochi per lasciare la vita terrena.

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