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Piano Operativo. Il consiglio comunale di Figline Incisa approva più della metà delle osservazioni arrivate

Nella sua ultima seduta il consiglio comunale di Figline e Incisa Valdarno ha approvato più della metà delle osservazioni presentate per il Piano Operativo. Adesso la palla passa a Regione e Soprintendenza, che renderanno esecutivo il nuovo strumento a inizio 2022. Parliamo di uno strumento di pianificazione urbanistica che disciplina le regole d’uso del territorio e che, una volta approvato, sostituirà i Regolamenti Urbanistici degli ormai ex Comuni di Figline Valdarno e di Incisa in Val d’Arno. Il Piano operativo, inoltre, tradurrà operativamente e attuerà gli indirizzi contenuti nel Piano Strutturale, definirà le destinazioni d’uso e stabilirà, nel dettaglio, dove, come e quanto si potrà intervenire nella trasformazione degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi. Il Comune di Figline Incisa punterà prevalentemente sul recupero del patrimonio esistente, sullo sviluppo del tessuto produttivo, sulla valorizzazione del patrimonio agricolo, sul completamento di alcune aree urbane, sul recupero di zone dismesse o abbandonate e sulle opere pubbliche.
Su quest’ultimo fronte saranno realizzati nuovi parcheggi (ad esempio presso la stazione ferroviaria di Figline e al Matassino, vicino al campo di atletica), nuovi marciapiedi (a Palazzolo, Stecco, Cesto, Scampata e Porcellino,) e ci sarà un’implementazione del verde, ad esempio in zona Sacci e della viabilità, realizzando, tra le altre cose, una nuova rotatoria tra via Porcellino e via Rosai. Una parte importante del Piano, inoltre, riguarda il territorio rurale, dove le aziende agricole e altri soggetti avranno maggiori possibilità di intervenire sul territorio, nell’ottica di tutelarne i valori ambientali e paesaggistici.
Da martedì 27 luglio sarà possibile visionare il dettaglio delle controdeduzioni adottate (che rappresentano il 52% di quelle arrivate) nella pagina web dedicata al Piano operativo, disponibile al seguente link.  Prima dell’approvazione definitiva del Piano operativo, che avverrà entro fine anno, è necessario attendere l’esito della Conferenza Paesaggistica (Regione e Soprintendenza) e ottenere il parere obbligatorio del Genio Civile.

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