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“Prima Montevarchi viene da Marte, ma ancora non si orienta sulla Terra”. L’affondo di Avanti Montevarchi

A Montevarchi si avvicinano le elezioni amministrative e il clima si fa bollente. Dopo la recente uscita pubblica di Prima Montevarchi sul verde pubblico, il gruppo Avanti Montevarchi ha ribattuto duramente, accusando il movimento di maggioranza di “incompetenza politico-amministrativa e di faziosità, con la commovente difesa nei confronti di una Sindaca largamente insufficiente che ha permesso loro, però, di pensare di essere degli statisti”. “Il comunicato stampa con il quale sostengono che l’operazione speculativa sui Giardini Spinelli è una bazzecola nei confronti delle grandi colate di cemento fatte nei venti anni precedenti non può che suscitare grasse risate – ha aggiunto Am -. Sbagliano la programmazione dello sviluppo della città con la cementificazione di un giardino nato come opera di urbanizzazione di una lottizzazione. Oltretutto per fare spazio all’ennesima grande distribuzione della quale non si sentiva l’esigenza”.
“Ma a parte questo – ha continuato il gruppo di minoranza – informiamo Prima Montevarchi che in quelle colate di cemento, in quegli ettari strappati agli alberi che citano, ci sono l’Ospedale della Gruccia, ci sono le aree PIP dove si sono insediate, nel tempo, numerose aziende che impiegano centinaia di montevarchini. Ci sono l’estendersi delle grandi aziende – Prada, Leonardo, per citare le più famose – che avevano bisogno di spazi (e non solo di selfie) per fare ancora più robusta l’economia cittadina. Imprese che si sono radicate qui perché hanno trovato amministrazioni sensibili e disponibili, lungimiranti. Ci sono aree per servizi artigiani e professionali che hanno ospitato in spazi più funzionali le attività. C’è, così per dire, la Multisala che ha permesso di non perdere il cinema e di far diventare Montevarchi centro di attrazione del Valdarno. Ci sono anche lottizzazioni residenziali certo. Se quelli di Prima Montevarchi si danno pena di controllare l’andamento della demografia cittadina scopriranno che nel ventennio che citano scopriranno che la popolazione è aumentata di svariate centinaia di unità e sotto i ponti i posti erano terminati”.
“Tutto bene dunque nel ventennio? No di certo – ha continuato Avanti Montevarchi -. Alcune previsioni di crescita erano eccessive ma per fortuna il mercato e la fine della bolla dell’edilizia ha frenato autonomamente. Inoltre riteniamo e non da ora che dobbiamo azzerare il consumo di suolo, rivedere le incentivazioni e le norme per il recupero residenziale e a servizi del centro storico, ripensare le frazioni e regolare le colline. Dobbiamo farlo scrivendo i nuovi strumenti urbanistici. Magari attraverso un ampio dibattito tra forze politiche e consiliari, professionisti, aziende e cittadini e non con due documenti presentati cinque giorni prima della approvazione come è in uso fare questa maggioranza. A proposito: Visto che sono scaduti da tempo e che non è buona regola procedere per varianti dettate da esigenze particolari – almeno sulla Terra è così, su Marte non sappiamo – come mai la vostra Sindaca non l’ha ancora fatto?”

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