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Montevarchi. Articolo Uno pone una serie di domande al candidato Luca Canonici e al suo schieramento

Articolo Uno è intervenuto in merito alle elezioni amministrative di Montevarchi, chiedendo una serie di risposte al candidato del centro sinistra Luca Canonici. “Abbiamo partecipato al tavolo del centro sinistra in previsione delle elezioni di Montevarchi con spirito unitario e, soprattutto, con l’intento di portare contenuti che fossero indispensabili per rimotivare un elettorato stanco, deluso e colpito dalle tante crisi che nel paese si sono succedute, compresa quella derivante dalla pandemia – ha spiegato Articolo Uno -. Alla fine è stato scelto il candidato senza il nostro consenso, così ci siamo presi del tempo per riflettere su come dare un contributo per far affermare un centro sinistra che sia prima di tutto tale nei contenuti. Non abbiamo visto risposte che ci hanno convinto: le prese di posizione del centro sinistra, e la ricerca spasmodica di formare una lista di sinistra a sostegno, a prescindere da un confronto, la dice lunga su quanto sia stata reale la volontà di coinvolgerci, soprattutto dal maggior partito della coalizione. Ce ne siamo fatti una ragione. Con un semplice simbolo dove c’è scritto “sinistra”, ma senza i contenuti di sinistra, non ci sarà la partecipazione al voto di una fetta di popolazione che ha subìto la crisi ed è delusa dalle politiche del centro sinistra. E’ indispensabile, in questa tornata elettorale, recuperare il voto di chi in questi anni si è astenuto”.
Per questo motivo Articolo Uno ha posto una serie di domande al candidato Canonici: la prima riguarda il tema della povertà. “Se trasferiamo le statistiche nazionale in ambito locale, a Montevarchi ci sono più di 2000 persone sotto la soglia di povertà. – ha spiegato il partito di sinistra -. Di questo ne possono essere testimoni le associazioni di volontariato che operano su questo fronte e alle quali va il nostro plauso. C’è consapevolezza di questo? Conseguentemente, che politiche mettiamo in atto? Come stimoliamo politiche attive del lavoro? Che rapporti con le associazioni imprenditoriali si possono implementare? Come il welfare locale può dare una mano? I servizi sociali hanno bisogno di un potenziamento? La politica per la casa è ancora un elemento caratterizzante delle politiche di sinistra? Non c’è solo povertà economica, ma anche un “analfabetismo di ritorno”, intere fette di persone sono tagliate fuori dai processi cambiamento digitale e tecnologico”.
Il secondo tema è legato al lavoro. “Quello che manca soprattutto per le giovani generazioni”, ha sottolineato Articolo Uno, che ha chiesto a Canonici e al suo schieramento quali sono le idee per crearlo e e come far crescere una imprenditoria che sia orientata alle nuove tecnologie, alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità. Il terzo argomento posto all’attenzione riguarda le politiche verso la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale come previste dal Recovery. “Negli ultimi 10 anni – ha spiegato il partito – non si è realizzato nemmeno un metro di pista ciclabile, né installato un mq di pannelli fotovoltaici sui tetti di proprietà pubblica (forse unico comune nella vallata). Le risorse che saranno disponibili dall’Europa, saranno intercettabili con progetti in questo ambito, dovranno essere territorialmente integrati e condivisi in un’area più vasta del singolo comune. In questo contesto le politiche di cooperazione tra comuni in Valdarno sono ridotte ai minimi termini, e proprio da Montevarchi, potrebbe venire un impulso”.
Articolo Uno si è poi soffermato sui nuovi strumenti urbanistici che si stanno progettando, indicando alcune priorità: la conferma e soprattutto il completamento della viabilità progettata oltre 10 anni fa; la rigenerazione delle aree dismesse da decenni e in degrado nel centro urbano (ex CIR aree zona vecchio Liceo ecc.); il riordino degli assetti viari interni di Levane, come a suo tempo previsto o reso più attuabile, con l’obiettivo di valorizzare il centro e determinare urbanisticamente una dimensione unitaria, indipendentemente dalla divisione territoriale tra comuni; una politica strategica di recupero edilizio, una politica della sosta e una parziale pedonalizzazione del centro storico, ridotto ormai a via di scorrimento. “Questi e molti altri temi, come ad esempio quello del patrimonio comunale che si vende per fare cassa, senza un obbiettivo, sono solo alcuni di quelli che vorremmo veder affrontati – ha concluso Articolo Uno – . Ma ad oggi, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale e formale delle Liste, emerge un centro sinistra (molto centro e poca sinistra) che ha un candidato ma non una politica. A noi non basta! “.

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